Scuola giovani e cultura

Rainieri (Lega): “Scongiurare fusione Regio Parma con Comunale Bologna”. Felicori: “Nessuna fusione”

Il consigliere ha presentato un’interrogazione in commissione Cultura. Dall’assessore Felicori la rassicurazione: “Contrario a qualsiasi ipotesi egemonica tra realtà teatrali”

“Scongiurare la ‘colonizzazione’ del teatro Regio di Parma da parte del Comunale di Bologna”. Lo ha chiesto il consigliere della Lega Fabio Rainieri, con una interrogazione a risposta orale in commissione Cultura (presieduta da Francesca Marchetti).

“La vicenda dell’edizione 2022 del Festival Verdi- ha spiegato Rainieri- ha creato diversi malumori. La giornata inaugurale non verrà eseguita dalle maestranze liriche di Parma, aprendo alla ‘colonizzazione’ dei teatri Verdi e Regio da parte del teatro Comunale di Bologna, diventato partner del Festival Verdi. E questo rischia di generare non solo perdite economiche ma anche occupazionali. Negli ultimi anni il teatro di Parma ha subito una graduale diminuzione delle sovvenzioni. Diminuiscono anche le giornate di lavoro e il fatturato, con il rischio di far fallire la cooperativa che raccoglie le maestranze. Fra l’altro, il coro del Regio costa molto meno anche perché ai colleghi bolognesi devono essere riconosciuti trasferta, vitto e alloggio”.

L’assessore alla Cultura Mauro Felicori ha risposto assicurando che “il teatro Comunale di Bologna non sta affatto ‘fagocitando’ il Festival Verdi ed è esclusa una fusione tra le due realtà teatrali. Sono contrario a qualsiasi ipotesi egemonica tra realtà teatrali”. L’assessore ha poi aggiunto: “Il Festival Verdi ha un prestigio internazionale e ritengo che l’autonomia artistica non possa essere limitata. Le maestranze del Regio sono e resteranno fondamentali per la vitalità e la qualità delle stagioni liriche e del Festival. Essendo attenti all’economia generata dalla cultura, non possiamo non considerare il coro del Regio come impresa culturale che va difesa e aiutata a crescere”.

Il consigliere Rainieri non è stato pienamente soddisfatto dalla risposta: “Fa piacere che l’assessore abbia ribadito l’importanza delle maestranze e la qualità del teatro Regio di Parma, ma serve un impegno più importante, soprattutto nei confronti di lavoratori che nutrono serie preoccupazioni. Spero sia effettivamente scongiurata, come ha ribadito Felicori, la possibilità di fusione e che non vengano penalizzati gli artisti di Parma”.

(Lucia Paci)

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