Le iniziative della Regione per il contrasto e la prevenzione degli infortuni sul lavoro, in particolare in edilizia, per il contrasto all’illegalità, per le attività di controllo per e il rispetto del Piano regionale della prevenzione sono al centro di un’interpellanza presentata dalla Lega, primo firmatario Michele Facci.
Nelle richieste alla Giunta, il consigliere, oltre al controllo e al contrasto dell’illegalità, vuole sapere se “il Piano regionale della prevenzione recentemente rinnovato per il periodo 2021-2025 rappresenti una misura sufficiente e adeguata per contrastare potenziali illeciti nel settore dell’edilizia”. Inoltre, sul versante dei controlli e delle verifiche, Facci chiede di intervenire “anche rispetto a Enti e organismi deputati alla formazione del personale e delle maestranze, specie quelli beneficiari di risorse e finanziamenti pubblici”.
L’interpellanza è stata firmata anche dai consiglieri Gabriele Delmonte, Fabio Rainieri, Emiliano Occhi, Massimiliano Pompignoli, Maura Catellani, Matteo Rancan, Matteo Montevecchi, Andrea Liverani e Stefano Bargi.
Il boom dell’edilizia, scrive Facci, ha portato a una crescita delle imprese che, nel quarto trimestre 2021, hanno segnato un +41% (di cui +20,2% nelle costruzioni e +9,4% nei trasporti). Secondo l’analisi di Prometeia e le elaborazioni di Unioncamere Emilia-Romagna, la ripresa registrata nel 2021 è stata importante (+6,9%) e si prospetta un ritmo di crescita per il 2022 (+4,1%) più elevato di quello indicato lo scorso ottobre”. Ma questa crescita, afferma il consigliere leghista, “se da un lato ha garantito nuovi posti di lavoro per molte persone, dall’altro lato ha portato anche a conseguenze indesiderate, come il proliferare di nuove imprese non qualificate e il moltiplicarsi di atti illeciti che riguardano i bonus per l’edilizia”. E “il fronte più preoccupante”, conclude Facci, è quello della sicurezza: nel 2021 – dati dell’Ispettorato del lavoro – su 100 cantieri controllati 91 non erano in regola con le norme assicurative, contrattuali e di sicurezza, un segno che la corsa al bonus “sta accelerando le irregolarità”.
(Gianfranco Salvatori)