L’Assemblea legislativa approva risoluzione presentata da Pd e Sel, primo firmatario Giuseppe Paruolo, per chiedere alla Regione, in fase di redazione dei prossimi bandi sugli incentivi per la rimozione dell’amianto, “di abbassare il costo minimo ammissibile, oppure predisporre strumenti di finanziamento dedicati alle microimprese”. Hanno votato a favore Pd, Sel, Ln e M5s, i consiglieri di Fi e Fdi-An si sono invece astenuti. Approvato anche un emendamento della Lega.
Giuseppe Paruolo (Pd) ha parlato di “soglia elevata di accesso agli incentivi”. Ricordando che nel primo bando “l’obiettivo dell’assessorato era quello di non disperdere i fondi in tanti microprogetti”.
Per Marco Pettazzoni (Ln) “il dispositivo è debole, tenuto conto che l’importo minimo finanziabile è pari a 50.000 euro”. In questo modo, ha concluso, “vengono penalizzate le piccole imprese”.
Infine, Tommaso Foti (Fdi-An) ha ricordato che “la legge in materia prevede la rimozione dell’amianto solo se friabile, in alcuni casi gli interventi non sono necessari”. Ha poi rilevato che “i censimenti programmati dalle Ausl molto spesso non sono stati ultimati”.
Oltre a Giuseppe Paruolo hanno firmato il documento Valentina Ravaioli, Paolo Zoffoli, Lia Montalti, Mirko Bagnari, Luca Sabattini, Antonio Mumolo, Silvia Prodi, Marcella Zappaterra, Luciana Serri, Alessandro Cardinali, Stefano Caliandro, Francesca Marchetti, Paolo Calvano, Giuseppe Boschini, Manuela Rontini, Gian Luigi Molinari, Ottavia Soncini, Roberto Poli, Massimo Iotti, Roberta Mori, Katia Tarasconi, Barbara Lori e Enrico Campedelli del gruppo Pd e Yuri Torri e Igor Taruffi di Sel.
(Cristian Casali)