Ambiente e territorio

Daffadà (Pd): contrastare la diffusione della processionaria e indennizzare i danneggiati

“Si tratta di una farfalla le cui larve (o bruchi) si sviluppano sulle conifere, in particolare sui pini: allo stadio larvale questo insetto, oltre a danneggiare le piante, può causare gravi danni alla salute di persone e animali a sangue caldo, provocando l’insorgenza di reazioni epidermiche e allergiche”

Contenere i danni provocati alla salute umana e al patrimonio arboreo dalla proliferazione delle processionarie e valutare la possibilità di erogare rimborsi ai privati che ad oggi sostengono in proprio i costi della disinfestazione.

A chiederlo, in un’interrogazione, è Matteo Daffadà (Pd) che ricorda come “la lotta contro questo insetto è molto difficoltosa per due ragioni fondamentali: perché vive e prolifera in ambienti forestali di grandi dimensioni, cosa che rende difficile un’azione di lotta mirata, e perché spesso vive su piante di interesse paesaggistico o in ambienti urbani, rendendo quasi impossibile ogni trattamento diretto”. Daffadà sottolinea come “le larve complessivamente completano il loro sviluppo in un periodo che può variare, a seconda delle condizioni ambientali, da fine febbraio alla prima metà di maggio. Con l’aumentare della temperatura, riprende l’azione trofica che porta alla completa maturazione delle larve, periodo in cui gli alberi vengono defogliati in modo più vistoso, e sono in aumento le segnalazioni di presenza dell’insetto sia nelle aree montane che nelle aree urbane”.

Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’amministrazione regionale “se, viste le particolari condizioni climatiche favorevoli a una maggiore proliferazione delle larve di Processionaria, abbia intenzione di autorizzare un censimento delle infestazioni al fine di valutare le migliori strategie possibili per contenere i danni per il patrimonio arboreo nonché per la salute delle persone e se esista l’opportunità di erogare rimborsi economici ai privati cittadini che ad oggi sostengono totalmente in proprio i costi della disinfestazione degli alberi all’interno delle loro proprietà, garantendo a tutti maggiore sicurezza sanitaria e benessere collettivo”.

(Luca Molinari)

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