COMUNICATO
Infrastrutture e trasporti

Scuola. Facci (Lega): “Anagrafe edilizia scolastica, mancano i dati sulla sicurezza degli edifici”

“La Giunta dica se la carenza rappresenti un pericolo per studenti e lavoratori. La Regione ha risposto di non conoscere gli obblighi imposti dalla normativa nazionale ai singoli edifici”

Rispettare le priorità e i criteri indicati per gli investimenti nell’edilizia scolastica “in assenza dei dati completi sulla sicurezza degli edifici all’interno dell’Ares” (anagrafe regionale dell’edilizia scolastica). La Giunta dica, inoltre, se “non ritiene che l’assenza di dati sulla sicurezza degli edifici scolastici all’interno dell’Ares possa rappresentare un pericolo per l’incolumità di tutte le persone”, studenti, docenti e personale, e come pensa di rimediare “a questa grave criticità”.

Le richieste sono del consigliere Michele Facci (Lega) primo firmatario di un’interrogazione siglata anche da Emiliano Occhi, Massimiliano Pompignoli, Simone Pelloni, Fabio Rainieri, Matteo Rancan e Gabriele Delmonte.

Nell’atto ispettivo, Facci vuole anche sapere se nel determinare gli interventi, anche in riferimento alle risorse del Pnrr (all’Emilia-Romagna sono destinati 237 milioni sui 5 miliardi previsti a livello nazionale), “siano stati osservati i criteri di cui al Decreto interministeriale 47/2018” e come sia avvenuta la scelta degli edifici su cui intervenire. Infine, il consigliere leghista chiede se le criticità legate “al mancato inserimento delle schede Pes (punto di erogazione di servizio scolastico) all’interno dell’Ares siano mai state segnalate al Ministero”.

I criteri per la programmazione di edilizia scolastica sono stati adottati dalla Giunta per il triennio 2018-2020. Nella delibera, vengono indicati come priorità gli interventi di adeguamento sismico, quelli per ottenere l’agibilità delle strutture, quelli legati alla normativa antincendio e altri lavori specifici. Facci ricorda, poi, che l’ente deve verificare l’adeguamento alle norme “e i relativi dati sono stati inseriti nell’anagrafe dell’edilizia scolastica”. E per conoscere e censire il patrimonio scolastico, le Regioni hanno istituito l’Ares.

Ma, conclude il consigliere, dopo aver richiesto gli atti “la Regione ha risposto di non poter accedere alle informazioni di dettaglio delle schede Pes (Punto di erogazione del servizio) di ogni edificio” perché indisponibili nell’Anagrafe regionale e, quindi, “di non essere a conoscenza dei dati inerenti gli obblighi imposti dalla normativa nazionale ai singoli edifici”.

(Gianfranco Salvatori)

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