COMUNICATO
Scuola giovani e cultura

Question time Taruffi (ER Coraggiosa): “Spiegare boicottaggio dei russi a Fiera del libro per ragazzi”

“Porte chiuse alle organizzazioni ufficiali, ma cultura e sport devono fare incontrare i popoli”. L’assessore Felicori: “Sanzioni necessarie che condivido sul piano politico e morale e che servono per evitare l’impegno militare”

La Giunta dica quale giudizio dà sulle porte chiuse alle organizzazioni ufficiali russe al Bologna Children’s Book Fair (la Fiera del libro per ragazzi) “e, più in generale, sul boicottaggio di esponenti della cultura russa da parte delle istituzioni culturali emiliano-romagnole di cui si è appreso in queste ultime drammatiche giornate”.

Al Question time, il capogruppo di Emilia-Romagna Coraggiosa, Igor Taruffi, ha presentato un’interrogazione. A Taruffi ha risposto l’assessore alla Cultura, Mauro Felicori, affermando che “è stata sospesa la collaborazione con le associazioni ufficiali russe. La Fiera, però, sostiene l’associazione degli editori ucraini e lo farà anche quest’anno, seppure saranno assenti. L’esclusione riguarda solo stand collettivo proposto dagli organismi statali russi, con fondi statali, e non riguarda singoli espositori. Una scelta condivisa anche dalla Fiera di Francoforte. Condivido questa scelta politica e morale, come atto di solidarietà verso il popolo e la cultura ucraini. Le sanzioni devono coinvolgere anche le relazioni culturali, come già avviene per lo sport. Le sanzioni sono mortificazioni anche per chi le infligge. Ma sono l’unica alternativa all’impegno militare. In regione, infine, non c’è stata alcuna esclusione di singoli artisti russi”.

Taruffi ha ricordato che le organizzazioni russe non potranno partecipare alla Fiera che si tiene dal 21 al 24 marzo, “una delle principali a livello internazionale”. Nell’interrogazione, continua il consigliere, si sottolinea che Bologna Children’s Book Fair, BolognaBookPlus e Bologna Licensing Trade Fair “hanno sempre sostenuto, e continuano a sostenere, la Ukrainian Publisher’s Association e promuoveranno gli editori, i libri, gli illustratori e gli autori ucraini anche quest’anno, benché purtroppo assenti”.

La direttrice della Fiera del libro, conclude Taruffi, ha precisato in un’intervista che “l’esclusione riguarda solo lo stand collettivo presentato da organismi ufficiali statali russi e sostenuto da fondi statali, non i singoli espositori, autori, editori, non ha niente a che vedere con i libri, che certo sono strumenti di dialogo”.

Taruffi ha ringraziato Felicori per la presa di distanza: “Cultura e sport devono avvicinare e far incontrare i popoli. Per costruire occasioni di pace, vanno conosciute e incontrate anche le culture dei Paesi da cui oggi siamo lontani mille miglia. Servirebbe una parola del governo e del ministro Franceschini”.

(Gianfranco Salvatori)

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