Risolvere i problemi causati dalla consistente presenza di ungulati nella Pineta di Classe, in provincia di Ravenna.
A chiederlo, in un’interrogazione, è Michele Barcaiuolo (Fdi) che ricorda come “la situazione, che possiamo definire al limite del tollerabile, è conosciuta dai residenti da anni. Era, infatti, il 2014 quando si levavano le prime lamentele per l’eccessiva presenza di animali selvatici in zona Pineta a Classe. Allora erano poche decine, oggi, poco meno di 10 anni dopo, sono più di 600. I daini sono animali abbastanza prolifici e ciò è dovuto al fatto che sono animali poligamici, per cui tendono a conquistare più esemplari di sesso femminile durante la stagione dell’accoppiamento. Il periodo riproduttivo di questi animali va dalla metà di ottobre all’inizio di novembre. Dopo la gravidanza, che dura otto mesi, la femmina partorisce i cuccioli”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere “se l’Emilia-Romagna, nella redazione del piano di contenimento, intenda essere risolutiva, per l’incolumità degli automobilisti, se sia disposta a prendere in considerazione anche una sorta di caccia di selezione, effettuata mediante personale preparato, per censire e abbattere i capi in eccesso e se, nel periodo che intercorre tra la redazione del piano e la sua applicazione, intenda sollecitare l’amministrazione comunale, proprietaria della Pineta, a intensificare se non addirittura a installare protezioni, come reti e recinzioni”.
(Luca Molinari)