La Giunta chiarisca la propria posizione sull’autonomia differenziata dopo che, alcuni giorni fa, il sindaco di Bologna Matteo Lepore “ha espresso il suo disaccordo nei confronti dell’autonomia differenziata, auspicando un rafforzamento del sistema nazionale e uno Stato più accentrato che non lasci ampi margini di competenza alle autonomie locali e affermando anche che l’autonomia differenziata è superata”.
Lo chiede in un’interrogazione il capogruppo di Fratelli d’Italia, Marco Lisei. Il consigliere vuole sapere “se Giunta e presidente siano d’accordo con il sindaco della Città metropolitana di Bologna”. In caso contrario, il consigliere chiede “se non si ritenga opportuno dare una chiara e netta indicazione sul quale sia la posizione della Regione Emilia-Romagna e del Consiglio delle Autonomie Locali in merito, se è la medesima o se è stata modificata”. Inoltre, Lisei chiede anche “se la Regione non ritenga opportuno e necessario informare sullo stato attuale della richiesta, ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione, riguardo all’autonomia differenziata e al confronto con il governo e come intenda procedere visto il dissenso del sindaco del capoluogo di regione”.
Il capogruppo di Fdi ripercorre le tappe dell’autonomia a partire dal 2017 quando, su impulso di Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, l’Assemblea ha approvato una risoluzione per arrivare a un accordo con il governo (poi sottoscritto nel febbraio 2018). Infine, nel giugno 2021, la commissione Bilancio ha approvato una risoluzione, presentata dalla Lega, che “impegnava la Giunta a riprendere le trattative e i negoziati con il governo per portare a termine l’autonomia differenziata”. La risoluzione ha avuto il voto favorevole del Partito democratico, ha ricordato Lisei.
La Costituzione, continua il capogruppo, prevede che per l’approvazione dell’autonomia differenziata ci sia “il parere degli Enti locali”, che deve precedere l’iniziativa dello Stato. L’autonomia, conclude Lisei, “è stato uno dei ‘cavalli di battaglia’ del presidente Bonaccini in campagna elettorale” e Fdi ha espresso più volte le proprie perplessità affermando che è “necessario che i cittadini siano al corrente di quali intendimenti si hanno in merito. Posizioni discordanti da parte di esponenti del principale partito della maggioranza in Regione e in Comune non favorisce la chiarezza necessaria”.
(Gianfranco Salvatori)