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Next Generation EU, Green Deal: la formazione dei giornalisti guarda all’Europa

Nel secondo appuntamento del ciclo di Conferenze di formazione professionale continua organizzate dal Servizio Informazione e Comunicazione Istituzionale dell’Assemblea legislativa in collaborazione con l’Ufficio Europe Direct e dedicate ai giornalisti, la drammatica situazione dell’Ucraina ha monopolizzato l’attenzione di relatori e partecipanti

Quasi 80 i giornalisti, tra collegati in teleconferenza da tutta Italia e presenti dal vivo in Sala Fanti dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, che venerdì scorso hanno partecipato e movimentato per oltre tre ore un seminario sulla situazione geopolitica del post pandemia in Europa.

Nel secondo appuntamento del ciclo di Conferenze di formazione professionale continua organizzate dal Servizio Informazione e Comunicazione Istituzionale dell’Assemblea legislativa in collaborazione con l’Ufficio Europe Direct e dedicate ai giornalisti dal titolo: “Europa tra Next Generation EU, Green Deal e rivoluzione digitale. Un futuro tutto da scrivere”, la drammatica situazione dell’Ucraina ha monopolizzato l’attenzione di relatori e partecipanti.

Di particolare rilievo gli interventi del Rappresentante in Italia della Commissione europea Antonio Parenti, del responsabile della comunicazione del Parlamento europeo in Italia Maurizio Molinari, della coordinatrice del Corso di laurea in Interdisciplinary research and studies on eastern Europe dell’Università di Bologna Sonia Lucarelli e dell’ex Vicedirettore de Il Resto del Carlino Massimo Gagliardi.

Per Parenti l’attuale situazione che si sta determinando in Ucraina “deve obbligatoriamente portare alla creazione di una forza di difesa europea che, nel costituirsi, deve razionalizzare un caotico patrimonio di sistemi d’arma, organizzazioni e metodiche operative per poter costituire realmente una forza a tutela delle nazioni e persone europee”. Per il rappresentante della Commissione Von der Layen in Italia, poi, la grave crisi energetica determinata dall’aggressione russa all’Ucraina e alle sanzioni internazionali decise come contromisura, sono “sicuramente un problema nel breve periodo, ma al tempo stesso devono costituire un forte stimolo per concludere nel più breve tempo possibile la transizione energetica verso fonti rinnovabili”.

Molto decise le posizioni di Maurizio Molinari, il quale ha parlato della Presidenza Putin come di un vero e proprio regime antidemocratico “che già da tempo ha dato prova della sua pericolosa politica di potenza”. Per il responsabile della Comunicazione del Parlamento europeo in Italia la risposta che sta offrendo l’Europa “è giustissima e particolarmente incoraggiante perché di fronte ad una situazione di eccezionale gravità si sta occupando sia dell’emergenza umanitaria determinatasi dall’invasione dell’Ucraina e, al tempo stesso, sta fornendo un fronte unito di eccezionale compattezza al regime russo”.

Anche la Professoressa Sonia Lucarelli, ha specificato come l’invasione russa dell’Ucraina non sia un gesto estemporaneo ma faccia parte di un’attenta strategia in atto da svariati anni. La coordinatrice del Corso di Laurea magistrale in Interdisciplinary research and studie on eastern Europe dell’Università di Bologna si è poi soffermata sull’intensa azione di controllo delle informazioni attuata in Russia oggigiorno, “tanto da determinare pesantemente il mood di una nazione che al momento non presenta un fronte palese contro il governo di Putin e neppure una personalità che si ponga in maniera antitetica rispetto alle politiche di potenza messe in atto dal Cremlino”.

A conclusione di un appuntamento particolarmente partecipato e seguito, la relazione dell’ex Vicedirettore de Il Resto del Carlino Massimo Gagliardi, il quale, con una relazione dal titolo “La festa è finita” ha analizzato ad ampio spettro una serie di mancanze ed arretratezze che il Vecchio Continente ha accumulato nel corso degli ultimi decenni e che aggravano le ricadute della guerra in Ucraina. “Se su energia e difesa stiamo correndo ai ripari seppure tardivamente -rimarca Gagliardi- su semiconduttori, internet e mondo digitale, e politiche economiche in generale si è assistito per troppo tempo ad un’assenza di una chiara volontà politica per risolvere i tanti dossier aperti. Speriamo che questa crisi possa rappresentare anche un’opportunità per creare un mondo futuro più equilibrato e coeso”.

(Luca Boccaletti)

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