Fronte comune in Assemblea legislativa contro la concorrenza sleale nell’industria agroalimentare, a partire soprattutto dalla lotta alle contraffazioni.
L’Aula questo pomeriggio ha infatti approvato senza alcun voto contrario (unici astenuti i consiglieri del M5s) una risoluzione sottoscritta da Pd (Gianni Bessi e Stefano Caliandro), Lega Nord (Fabio Rainieri), Fdi-An (Tommaso Foti), Sel (Igor Taruffi) e Fi (Galeazzo Bignami) che impegna l’esecutivo ad agire in tutte le sedi opportune affinché sia aggiornata la legislazione in materia “al fine di rafforzare i produttori proteggendo i consumatori”. È stato invece respinto un documento analogo del M5s, a cui il Pd ha votato contro mentre Lega e Fdi hanno scelto di astenersi.
Come spiega il primo firmatario Bessi (Pd), “le pratiche sleali, sia a livello di contraffazione ma anche solo di concorrenza, danneggiano tutta la filiera: assistiamo ormai quotidianamente a sequestri di prodotti che distorcono il mercato con falsi marchi Dop o false certificazioni Bio”.
Andrea Bertani (M5s), illustrando il suo atto, ha rimarcato che “è importante contrastare e prevenire le pratiche sleali, anche solo il ritardo nei pagamenti, ma in questa risoluzione bipartisan manca la promozione sia della filiera corta che del consumo critico”.
Rainieri (Ln) è poi intervenuto per presentare un emendamento, da lui presentato e sottoscritto anche da Bessi e Foti, che chiede “un’attenta verifica sui messaggi comunicati al grande pubblico da alcuni media che generalizzano sulla diffusione di pratiche illegali come se fossero abituali per la gran parte dei produttori”: secondo i consiglieri infatti l’informazione agroalimentare in particolare deve essere “costantemente equilibrata, quindi non esasperata dalla ricerca dello scandalo a tutti i costi e sempre supportata da fatti comprovanti e attestazioni scientifiche”.
(Jacopo Frenquellucci)