Con una risoluzione a prima firma Marcella Zappaterra il Partito democratico impegna la Giunta a promuovere ogni iniziativa possibile per scongiurare la chiusura di filiali e sportelli bancomat della Banca popolare dell’Emilia-Romagna (Bper).
Il Pd ritiene inoltre necessario avviare “un percorso di confronto con il sistema bancario affinché si trovi un punto di equilibrio tra l’inevitabile necessità di digitalizzazione del sistema creditizio e la necessità di assicurare servizi essenziali alla popolazione, con particolare attenzione alle aree periferiche, interne e montane, proprio in considerazione del fatto che le banche sono un soggetto imprenditoriale privato con funzioni e ricadute di interesse pubblico”.
“Da quanto si apprende dalla stampa -ha spiegato Zappaterra- il gruppo Bper avrebbe iniziato un ulteriore processo di razionalizzazione della presenza sul territorio nazionale di filiali e di sportelli bancomat. Un processo che ha già interessato il nostro territorio regionale nel 2019 con 11 sportelli chiusi nel ferrarese ed è proseguito nel 2020 con altri tagli di sportelli nei comuni di Ferrara, Bosco Mesola e Serravalle, nonché nel 2021 con la soppressione di ulteriori filiali nei territori di Modena e Ferrara”.
“Quello di Bper -ha aggiunto la consigliera- non è un caso isolato, in quanto la questione della chiusura di filiali bancarie, soprattutto nei territori periferici nonché nelle aree montane e interne, è un tema di interesse e rilevanza nazionale. Bper risulta fra i più solidi istituti nazionali e ha sempre rappresentato un’importante realtà territoriale sia per la sua attività bancaria, sia per le ricadute occupazionali garantite al territorio. La presenza delle filiali, soprattutto nei centri più piccoli, garantisce per gli abitanti un punto di riferimento importante, sia per il credito alle piccole e medie imprese sia per la clientela più fragile che non ha possibilità di spostamento. La pandemia ha contribuito ad accelerare la ‘transizione digitale’ che va però ponderata e graduata: nell’ottica del Patto per il Lavoro e per il clima, siglato anche da Associazione Banche Italiane, vanno garantiti un lavoro di qualità e uno sviluppo fatto di cooperazione pubblico-privata”.
Gli altri firmatari della risoluzione sono: Marco Fabbri, Luca Sabattini, Matteo Daffadà, Palma Costi, Roberta Mori, Stefano Caliandro, Pasquale Gerace.
(Lucia Paci)