Creare un ponte tra i minori accolti e le istituzioni, perseguire il principio dell’uguaglianza, sostenere il diritto all’ascolto dei vulnerabili fra i vulnerabili.
Con questi obiettivi, la Garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, Carla Garlatti, con la Garante regionale dell’Emilia-Romagna, Claudia Giudici, il rappresentante di Anci per le politiche della migrazione, Matteo Biffoni, l’assessore al welfare del Comune di Bologna, Luca Rizzo Nervo, oltre a Ivan Mei di Unicef e Giuseppe Lococo dell’Unhcr (l’organismo delle Nazioni unite che si occupa dei rifugiati), dopo un primo momento di confronto a Palazzo d’Accursio, sede del Comune di Bologna, hanno visitato Casa Kirikù, comunità di accoglienza del progetto Sai (Sistema accoglienza e integrazione), perno centrale del filiera collegata all’ospitalità di Minori stranieri non accompagnati (Msna).
Nel corso dell’incontro è stato affrontato anche il tema dei profughi ucraini, a partire dai minori, con un focus sulle iniziative collegate all’accoglienza e alla protezione di questi rifugiati grazie all’impegno di Asp (Azienda servizi alla persona) e Comune di Bologna, e sono stati trattati altri temi come, ad esempio, l’affidamento familiare e la tutela volontaria.
“È stata un’occasione di confronto diretto, un momento prezioso, cui ne seguiranno altri, per fare emergere aspettative e valutazioni dei ragazzi ospiti rispetto alle esigenze di protezione e per determinare possibili interventi in risposta alle questioni emerse. La nostra attenzione si è rivolta agli anche stati d’animo di questi minori”, ha dichiarato Claudia Giudici.
Foto dell’incontro: da sinistra Giudici, Biffoni, Garlatti e Rizzo Nervo