Parità, diritti e partecipazione

Diritti Bologna. Bargi (Lega): stop a discriminazioni contro russi e ucraini

L’interrogazione prende il via da quanto avvenuto a Bologna dove un medico avrebbe allontanato dal suo ambulatorio una ragazza perché russa

Contrastare fenomeni di discriminazione contro ucraini e russi.

A chiederlo, in un’interrogazione, è Stefano Bargi (Lega) che cita quanto riportato oggi dalla stampa: “Una ragazza di 19 anni, studentessa dell’Università di Bologna, cittadina italiana e affetta da sordità al 99%, sarebbe stata discriminata da un medico di Casalecchio di Reno (Bologna) a causa delle sue origini russe. Lo scorso 21 marzo, infatti, la ragazza si sarebbe recata presso l’ambulatorio in questione per ottenere un certificato attestante la propria invalidità ai fini dell’acquisto di ausili tecnici e informatici, in particolare un computer speciale per non udenti che le serve per studiare all’università”, spiega Bargi, che ricorda come “stando al racconto della ragazza, il medico in questione avrebbe iniziato a tergiversare sul rilascio di tale certificato, pur avendole già rilasciato certificati analoghi in altre occasioni e negli anni precedenti. Dopo una breve discussione, il medico avrebbe proferito espressioni offensive nei confronti della ragazza tirando in ballo le sue origini russe e l’avrebbe poi allontanata dall’ambulatorio”.

Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla Giunta “se sia al corrente di altri episodi analoghi ai danni di cittadini di origine russa/ucraina in Emilia-Romagna e se e quali iniziative intenda adottare per evitare il ripetersi di simili episodi”.

(Luca Molinari)

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