Via libera alla risoluzione della consigliera Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini) per impegnare la giunta “a promuovere la formazione il personale sanitario regionale in modo che possa aiutare al meglio le persone ipovedenti nell’accesso alle strutture sanitarie”.
“Le persone con disabilità visiva -ha sottolineato Bondavalli- incontrano ancora oggi, nella quotidianità, una serie di ostacoli a cui si associano, in alcune circostanze, difficoltà di accesso e fruizione delle strutture ospedaliere: è importante che le strutture sanitarie e/o ospedaliere del territorio regionale riescano a riservare alle persone con problemi di vista, fin dal primo approccio, accoglienza e attenzione nell’espressione massima possibile. Può rivelarsi utile una specifica formazione al personale sanitario e amministrativo e alle figure professionali attive in tale ambito, in modo da ampliare e approfondire la conoscenza della disabilità visiva, con particolare attenzione alle dinamiche relazionali da adottare in presenza di persone non vedenti o con grave minorazione alla vista. Sarebbe utile istituire nei pronto soccorso percorsi ad hoc e attivare sistemi elimina code per le persone ipovedenti. Sul tema della disabilità visiva c’è forte impegno della Regione e lo dimostra il fatto che nell’ultimo bilancio sono stati stanziati 380mila euro per l’Unione ciechi”.
Valentina Stragliati (Lega) ha ricordato: “Come gruppo Lega riteniamo fondamentali questi percorsi assistenziali ma credo sia altresì importante prestare attenzione anche ad altre tipologie di disabilità come, ad esempio, quella uditiva o i disturbi dello spettro autistico. Anche in questi casi serve una formazione specifica. La formazione del personale sanitario per tutti questi pazienti è fondamentale. La Lega sta lavorando a una risoluzione specifica in tal senso”.
Per Ottavia Soncini (Partito democratico) “una migliore accessibilità è una questione di civiltà e consente di fare passi avanti in tema di pari opportunità. L’obiettivo prioritario è condividere le attività con le associazioni di riferimento”.
(Lucia Paci)