Scuola giovani e cultura

No a progetto di legge Lega per contrastare il bullismo

Stragliati (Lega): “Fenomeno in continua evoluzione, occorre regolarlo”. Pillati (Pd) e Amico (ER Coraggiosa): “Azioni già previste in impianto normativo esistente”

Respinto dalla commissione Cultura (presieduta da Francesca Marchetti) il progetto di legge per prevenire e contrastare bullismo e cyberbullismo presentato dalla Lega (prima firmataria Valentina Stragliati). Il progetto si sostanzia in un pacchetto di misure di contrasto al bullismo e al cyberbullismo da attuare con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati a interventi improntati al rispetto fra i giovani per interrompere ogni tipo di violenza, fisica o digitale.

“L’obiettivo di questo progetto di legge -ha spiegato Stragliati- è di tutelare e valorizzare la crescita sociale e psicologica dei minori proteggendo i più fragili. La mission è interrompere il circuito della violenza sia sessa verbale, fisica o digitale, favorendo il rispetto e la legalità. Il bullismo è un comportamento di aggressione e prevaricazione esercitata da bambini o ragazzi definiti bulli nei confronti di coetanei più deboli ed è collegato alle baby gang. Il fenomeno è in continua evoluzione e quindi è necessario regolarlo. I giovani di oggi assorbono tutte le novità digitali spesso senza saper scindere i comportamenti ammissibili da quelli problematici, sviluppando un uso distorto e improprio. Come Lega riteniamo opportuno l’aspetto repressivo ma anche e soprattutto quello preventivo. Per questo proponiamo campagne di sensibilizzazione per gli studenti e le loro famiglie sulla gravità del fenomeno, iniziative culturali e sportive sul tema della legalità e sull’uso consapevole di internet, organizzazione di corsi di formazione per il personale educativo, attivazione di programmi di sostegno dei minori, coinvolgimento delle associazioni del territorio e programmi di recupero per gli autori di reato. I soggetti beneficiari delle risorse da mettere a disposizione dovrebbero essere comuni, istituzioni scolastiche e formative, associazioni, istituti penitenziari e soggetti del terzo settore, perché è opportuno fare rete. Proponiamo inoltre: uno stanziamento iniziale di 300mila euro, in via sperimentale, da adeguare in base all’andamento della legge, l’istituzione di un osservatorio regionale su bullismo e cyberbullismo e una clausola valutativa annuale per monitorare la normativa. La proposta può dare nuovo impulso alle azioni già in essere ed estendere gli interventi in maniera sempre più capillare”.

Il pdl è stato firmato anche dai colleghi di Gruppo Matteo Rancan, Fabio Rainieri, Emiliano Occhi, Gabriele Delmonte, Maura Catellani, Stefano Bargi, Simone Pelloni, Daniele Marchetti, Michele Facci, Fabio Bergamini, Andrea Liverani, Massimiliano Pompignoli e Matteo Montevecchi.

Intervenuta in dibattito generale, Marilena Pillati (Partito democratico) ha commentato: “La Regione da tempo è impegnata su questi temi, in linea con il pdl indicato dalla Lega, anche prima dell’entrata in vigore della legge nazionale. Ad esempio, attraverso il testo unico per la promozione della legalità o la legge per la parità. Abbiamo scelto di non frazionare vari aspetti attraverso singole leggi. Ricordo poi la legge 14 del 2008, all’interno della quale sono comprese tutte le azioni rivolte alle giovani generazioni. Siamo, inoltre, in fase di adozione del prossimo Piano regionale per l’adolescenza che potrebbe essere oggetto di implementazione sul tema del bullismo. È un piano che coinvolge tutti i territori per realizzare interventi concreti per il contrasto dei fenomeni oggetto del pdl. Non ci divide l’attenzione rispetto al tema, ma si può agire con l’impianto normativo già esistente”.

Federico Amico (ER Coraggiosa) ha aggiunto: “C’è una forte evidenza della crescita delle manifestazioni di disagio da parte dei giovani. Serve un quadro complessivo per gestire il fenomeno e per fornire strumenti alle amministrazioni locali per fare prevenzione e campagne di comunicazione. Un pdl specifico non aggiunge molto a ciò che la Regione già mette in atto”.

(Lucia Paci)

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