Con un’interrogazione Michele Barcaiuolo (Fratelli d’Italia) chiede che siano introdotte “forme di revisione dei prezzi e adeguamento dei costi del personale nei Comuni affinché tutti i cantieri della ricostruzione post sisma, in special modo quelli privati, possano essere ultimati senza ulteriori aggravi sui cittadini che da dieci anni attendono il completamento dei lavori di riparazione dei danni subiti dal terremoto del maggio 2012”.
Barcaiuolo, inoltre, chiede “di evitare l’introduzione del ‘regime ordinario’ nei comuni del cosiddetto ‘cratere ristretto’, in considerazione dell’importante quota di ricostruzione ancora da affrontare (circa il 20%), al fine di ottenere, da parte dello Stato, esenzioni Imu sui fabbricati inagibili o condizioni migliorative sui mutui stipulati, come previsto con gli ultimi emendamenti al decreto sostegni Ter” e “se il presidente Stefano Bonaccini, in qualità di Commissario delegato alla ricostruzione, intenda proporre al governo nuovi provvedimenti legislativi che permettano la gestione delle emergenze in modo unitario su tutto il territorio nazionale, mediante eventualmente la nomina di un unico Commissario nazionale per le emergenze, che abbia giurisdizione anche sui comuni del cosiddetto ‘cratere ristretto’”.
“La ricostruzione post-sisma nell’area che ha colpito l’Emilia il 20 e 29 maggio 2012 -ha ricordato il consigliere- ha raggiunto complessivamente circa l’80% dello stato di avanzamento dei lavori ed è stata un grande esempio anche nazionale del complesso sistema delle emergenze grazie all’impegno delle istituzioni, dei cittadini, delle imprese esecutrici, delle associazioni di categoria e dei professionisti incaricati. Ma la ricostruzione è tutt’altro che finita, risultando oggi assegnati per interventi privati 5.059 milioni di euro di cui 4.442 milioni liquidati, con una rimanenza ancora da eseguire di 617 milioni e per interventi pubblici 816 milioni, di cui liquidati 538 milioni, con una rimanenza ancora da eseguire di 278 milioni, per un totale di 895 milioni di euro di opere da eseguirsi”.
Infine, ha concluso Baracaiuolo: “In diverse occasioni il Commissario delegato Bonaccini ha affermato che per il decennale la ricostruzione sarà finita con il rientro al regime ordinario, vale a dire la chiusura di ogni potere di deroga e l’impossibilità di ottenere ulteriori sgravi e dilazioni sui mutui contratti dai Comuni e il ritorno al pagamento dell’Imu sugli immobili inagibili. Per questo occorre intervenire per evitare ulteriori aggravi”.
(Lucia Paci)