“Risolvere i problemi collegati alla carenza di personale, ai turni prolungati e alle criticità organizzative nell’ospedale Maggiore di Parma, acuiti nelle ultime settime dal picco di casi Covid”.
Con un una interrogazione discussa in commissione Politiche per la salute e politiche sociali (presieduta da Ottavia Soncini), Emiliano Occhi (Lega) ha sollecitato l’esecutivo regionale a prendere provvedimenti.
Occhi, nello specifico, ha chiesto conoscere “i tempi di attivazione dell’accordo firmato tra Regione Emilia-Romagna e Ausl di Parma per l’assunzione di nuovo personale sanitario”.
I disagi segnalati dagli stessi operatori sanitari e dai sindacati, ha ricordato il consigliere in commissione, riguardano “turni prolungati e criticità legate all’organizzazione interna, alla distribuzione del lavoro e ai piani di servizio”. La scarsa tempestività nel risolvere i problemi, ha aggiunto Occhi, “ha portato a un aumento dei turni di lavoro che ha messo in luce la necessità di altre assunzioni”. Il leghista, inoltre, ha ricordato come a gennaio di quest’anno sia stato ratificato un accordo tra Regione e Ausl “volto allo sblocco e all’aumento delle assunzioni all’interno del settore sanitario, per porre rimedio alla carenza di personale che con il Covid si è acuita”.
Il sottosegretario alla presidenza Davide Baruffi, che ha risposto in commissione a Occhi, ha parlato dell’impegno dell’Ausl di Parma rispetto alla gestione dell’emergenza collegata al Covid, rilevando, nello specifico, “un importante rafforzamento dell’organico degli ospedali e dei luoghi di cura”. L’esponente del governo regionale non ha, però, negato che ci siano stati a Parma “disagi per gli operatori”, in particolare nelle fasi di criticità collegate al Covid. Sul tema ha poi spiegato che “l’Ausl ha garantito margini di flessibilità oraria per gli operatori, per assicurare una più efficiente organizzazione del comparto”.
(Cristian Casali)