COMUNICATO
Imprese lavoro e turismo

FIERE BOLOGNA. PIANO INDUSTRIALE IN COMMISSIONE/ IL DIBATTITO

M5s: “Dubbi sulla copertura finanziaria degli investimenti”. Ln: “Attenzione a logistica e trasporti”. Pd: “Riqualificazione quartiere fieristico è cruciale”. Sel: “Piano metta al centro tutela lavoratori”

Ampio e approfondito il dibattito sul piano industriale di BolognaFiere illustrato dal presidente Franco Boni nella seduta congiunta della commissione Politiche economiche, presieduta da Luciana Serri, e della commissione Bilancio, affari generali e istituzionali, presieduta da Massimiliano Pompignoli.

Silvia Piccinini (M5s) ha sollevato un problema di trasparenza in merito ai contenuti del piano industriale, giudicando “troppo sommaria la bozza presentata ai consiglieri”. Inoltre, ha espresso dubbi sulla copertura finanziaria degli investimenti, dato che dei 94 milioni previsti nel piano, i soci, stando a indiscrezioni, potrebbero arrivare a stanziare non più di 26 milioni e i restanti sarebbero a carico del sistema bancario. Infine, ha chiesto se esistono ipotesi di intervento per risolvere il problema dei trasporti e qual è lo stato dell’arte della partnership con la Fiera di Bari.

Daniele Marchetti (Ln) ha sottolineato come “sia urgente e ineludibile una netta inversione di rotta da parte dei soci pubblici e delle istituzioni bolognesi in merito alla riqualificazione del quartiere fieristico”. Rispetto a tale necessità, ha espresso preoccupazione per le divergenze di vedute tra soci pubblici e privati registrata nei mesi scorsi. Inoltre, ha chiesto rassicurazioni sul problema degli esuberi di personale evidenziati dal presidente Boni all’inizio del suo mandato. Infine, ha evidenziato come il tema della mobilità e dei trasporti sia cruciale per il rilancio di BolognaFiere.

Gianni Bessi (Pd) ha identificato nella riqualificazione del quartiere fieristico “il nodo cruciale del rilancio della società fieristica”. Secondo il consigliere, i soci pubblici devono assumersi la responsabilità di guidare le decisioni in termini di investimenti e interventi e di governare la pianificazione in sinergia con tutti i soggetti interessati. “È il tempo delle scelte- ha affermato l’esponente dem- anche perché l’aggregazione dei poli fieristici regionali, proposta dalla Regione, può portare a un ulteriore e decisivo sviluppo dell’intero settore fieristico”.

Andrea Bertani (M5s) ha domandato “se il piano industriale di BolognaFiere contempli già l’integrazione fra i poli fieristici regionali prevista dal progetto di legge che l’Assemblea legislativa si appresta ad approvare”. Infine, ha ribadito come l’aspetto della logistica e dei trasporti debba essere compiutamente sviscerato.

Igor Taruffi (Sel) si è detto “soddisfatto per come si sta affrontando il tema del rilancio del quartiere fieristico, strategico per lo sviluppo del Gruppo e per l’occupazione”. In merito agli esuberi di personale ventilati solo pochi mesi fa, pur apprezzando come “il confronto tra le parti, sotto la regia del Comune di Bologna e della Regione, abbia al momento scongiurato la mobilità e abbia portato alla luce anomalie contrattuali che dovranno essere affrontate”, ha sollecitato il presidente a “prestare la massima attenzione rispetto al fatto che il piano industriale contempli prioritariamente la tutela del personale”.

Il presidente Boni ha replicato ai consiglieri che “l’interesse aziendale impone riservatezza sulla diffusione dei dati, per evitare contraccolpi sul mercato”. Ha confermato, inoltre, come la soluzione dei problemi inerenti alla logistica e al trasporto pubblico siano fondamentali per lo sviluppo del Gruppo e in merito alla riqualificazione del quartiere ha evidenziato come sia stato raggiunto un accordo con il Comune di Bologna e la Regione per l’avvio della prima fase dei lavori, dato che “l’arma più importante di BologaFiere è la città di Bologna”. In merito alla partnership con la Fiera di Bari, ha confermato come l’obiettivo del Società sia di portare manifestazioni a livello internazionale attraverso acquisizioni e la fiera pugliese può rappresentare “un’opportunità per il settore agroalimentare”, anche se al momento non è stato sottoscritto alcun contratto, pur detenendo il Gruppo bolognese il 10% della Fiera di Bari. Infine, sugli esuberi ha confermato che “il confronto avviato si sta rivelando molto costruttivo”.

L’assessore alle Attività produttive, Palma Costi, ha ribadito come la Regione ritenga “la partecipazione alle fiere un elemento strategico per lo sviluppo economico”, tanto da aver partecipato con convinzione alla fusione tra la fiera di Rimini e la fiera di Vicenza. Inoltre, ha ricordato come molti eventi fieristici che si tengono a Bologna siano fondamentali per i distretti industriali regionali. “Per noi è prioritario che la fiera di Bologna colmi i ritardi accumulati, dato che è un asset strategico per la città e il territorio di Bologna e della regione. Il piano industriale ci convince e lo sosteniamo con impegno”.

(Luca Govoni)

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