Partito democratico (prima firmataria Roberta Mori) e ER Coraggiosa hanno presentato una risoluzione per “sostenere in tutte le sedi istituzionali regionali il rafforzamento del ruolo delle donne nei processi di pace e in tutti i processi decisionali, accrescendo le sinergie col terzo settore e la società civile, e per istituire una Conferenza permanente europea e un Comitato regionale permanente per la pace e i diritti umani”.
“La Regione Emilia-Romagna -ha sottolineato Mori- è pienamente inserita nella rete nazionale ed europea di aiuti umanitari alla popolazione ucraina, per l’accoglienza e il supporto delle persone rifugiate e profughe, dando prova di concreta solidarietà. La Regione intende contribuire, nei limiti delle proprie competenze, alla solidarietà fra i popoli ai fini della pace anche in collaborazione con gli enti locali e i soggetti pubblici e privati del proprio territorio. Fra le misure rese possibili dalla legge regionale ‘Misure urgenti di solidarietà in favore della popolazione ucraina’ vi è la destinazione delle risorse raccolte e disponibili ai progetti umanitari attivati in Ucraina dalle Ong (Organizzazioni non governative) e la possibilità di ricostruire spazi pubblici o di forte valenza sociale e culturale in quel Paese non appena le condizioni lo renderanno possibile”.
“Attraverso una Conferenza permanente europea per la pace e i diritti umani -ha aggiunto la consigliera- sarà possibile strutturare relazioni fra i popoli per prevenire ogni forma di conflitto armato e per trovare soluzioni alternative alle derive autoritarie che minino la pace in Europa”.
La risoluzione chiede anche “di consolidare nel territorio dell’Emilia-Romagna l’impegno dell’accoglienza e istituire un Comitato regionale permanente per la pace e i diritti umani che contribuisca a sensibilizzare la comunità regionale a rafforzare il dialogo fra le persone”.
La risoluzione è stata firmata anche da: Andrea Costa, Nadia Rossi, Marilena Pillati, Lia Montalti, Luca Sabattini, Massimo Bulbi, Federico Amico.
(Lucia Paci)