Ambiente e territorio

Mastacchi (Rete Civica): ridurre consumo energia, anche in Regione

Il consigliere sottolinea come “un terzo dei consumi energetici riguarda il riscaldamento e raffreddamento di edifici”. La replica dell’assessore Calvano: “La Regione si è attivata ancora prima dell’esplodere della crisi energetica”

Complice la guerra in Ucraina, il tema energia è diventato centrale. A portarlo in aula è il consigliere regionale di Rete Civica, Marco Mastacchi, che con un question time chiede alla giunta quali siano gli interventi messi in atto o che intende mettere in atto per affrontare la problematica. “Oggi nel nostro paese un terzo dei consumi energetici riguarda il riscaldamento e il raffreddamento di edifici – dice il consigliere – e per questo una buona politica di gestione delle energie potrebbe portare oltre al dimezzamento dei costi, anche a nuova occupazione, con un risparmio tra i 2 e i 4 miliardi di metri cubi di gas solo con una riduzione dei consumi lato pubblica amministrazione”. Inoltre, “gli edifici regionali di viale Aldo Moro sono ancora energeticamente inefficienti, sia per il tipo di illuminazione che per il riscaldamento e il condizionamento (non è possibile regolare la temperatura, ma al massimo è possibile accendere o spegnere o stemperare la temperatura aprendo le finestre, con un grande consumo energetico)”.

L’assessore Paolo Calvano ha però precisato che “la Regione Emilia-Romagna si è attivata ancora prima dell’esplodere della crisi energetica. A testimonianza di questo, negli interventi di nuova realizzazione e di ristrutturazione, la Regione ha dimostrato di perseguire gli obiettivi di risparmio energetico e transizione ecologica: ne sono prova il nuovo centro di protezione civile di Ferrara e il tecnopolo di Bologna, dotati entrambi di impianti fotovoltaici, pozzi geotermici e altri impianti di sostenibilità ecologica. Ulteriore testimonianza – ha spiegato Calvano – è la partecipazione al progetto europeo Sherpa, volto alla riduzione dei consumi e alla riconversione degli edifici di viale Aldo Moro 30, 50 e 52”.

Per Mastacchi, però, “rimane sempre il fattore tempo: di queste cose abbiamo scritto e letto ma l’auspicio è che si trasformino in atti reali che consentano veramente di vedere istallazioni che possano portare a un risparmio energetico”.

(Margherita Giacchi)

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