Governo locale e legalità

Facci (Lega): “Affitto troppo alto per palazzo Regione al civico 44, rischio danno erariale”

Interpellanza del consigliere sul palazzo di viale Aldo Moro 44: è stato firmato un contratto di locazione dalla Regione ritenuto troppo alto dall’agenzia del Demanio. L’assessore Calvano replica: “Nessun danno, tutto monitorato dal servizio regionale”

Parla di “danno erariale” e solleva la questione delle “risorse pubbliche” il consigliere della Lega Michele Facci nella sua interpellanza in cui affronta il tema del canone di locazione dei palazzi regionali, in particolare di viale Aldo Moro 44. Facci ricapitola la vicenda e ricorda che “è stato firmato un contratto di locazione nel 2002 sottoscritto dalla Regione per un importo complessivo di 1 milione e 293mila euro. Nel rinnovare il contratto, e rispettando le norme sulla spending review, l’affitto venne ridotto del 15% nel 2014, per un importo di 1 milione e 99mila euro.  Ma nel 2015, a contratto in scadenza, la Regione si accorge che il canone non è congruo, per questo propone di portarlo a 700mila euro. L’agenzia del Demanio, interpellata tardivamente, risponde che anche quella cifra era ritenuta troppo elevata: la cifra valutata congrua era 641.903 euro. Ma senza attendere la risposta la Regione aveva già rinnovato il contratto di locazione. Arriva una nuova scadenza del contratto nel 2021: anche in questo caso – ripete Facci – la Regione autorizza nuovamente la firma del contratto”. Alla luce di questo, il consigliere leghista chiede se esista un “danno erariale e sia stato osservato il principio della corretta gestione delle risorse pubbliche”.

L’assessore al Bilancio Paolo Calvano replica che “una parte dei fatti è molto antecedente all’attuale legislatura ma si ritiene che sia stato osservato il corretto principio della gestione di risorse pubbliche, in particolare che siano state rispettate le norme sulla spending review. L’aver sottoscritto un rinnovo contrattuale senza il nulla osta dell’agenzia del Demiano non comporta la nullità, è stato firmato facendo riferimento alle misure di contenimento della spesa corrente, così come prevedeva all’epoca la legge. Dunque – sottolinea Calvano – la sottoscrizione del rinnovo contrattuale non ha cagionato alla Regione un danno erariale in quanto il maggior canone corrisposto alla proprietà è stato compensato con misure alternative di contenimento della spesa. Il contratto sottoscritto a seguito della determinazione del 31 gennaio 2022 è corretto, in quanto è stata applicata la riduzione del 15% sul canone valutato congruo dal servizio regionale”.

Ma Facci rimprovera all’assessore di “leggere un documento redatto dai tecnici dei suoi uffici: mi rendo conto – dice – che si tratta di una vicenda complessa e capisco che ci debba essere difesa d’ufficio, ma di fatto c’è una responsabilità contabile. in realtà è stata effettuata una spesa ben oltre quelle che erano le disposizioni”. E annuncia: “Abbiamo una serie di atti ispettivi sui canoni di locazione, arriveremo in aula a discuterli tutti”.

(Margherita Giacchi)

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