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Cooperative di comunità contro spopolamento e declino socio-economico delle aree fragili

Al via la discussione sul nuovo progetto di legge: previsto un elenco regionale e fondi per favorire la collaborazione con le istituzioni

Un elenco regionale delle cooperative di comunità e regole più chiare per regolarne l’attività. L’obiettivo? Gestire al meglio le risorse e le iniziative volte a valorizzare uno strumento come quello delle cooperative di comunità il cui scopo è di contrastare fenomeni di spopolamento, di declino economico, di degrado sociale o urbanistico promuovendo la partecipazione dei
cittadini.

Sono i punti fermi del progetto di legge, presentato oggi dall’assessore alla Montagna in commissione Politiche economiche, che ha come finalità quella di sostenere al meglio le cooperative di comunità che, dati alla mano, hanno permesso in molte occasioni di bloccare e invertire quel processo di abbandono del territorio i cui effetti negativi riverberano non solo sulla comunità locale, ma sull’intera società regionale.

“Le cooperative di comunità hanno un ruolo molto importante per la aree interne, per i territori con spopolamento e dove la particolarità di valorizzare le risorse umane è molto sentita”, ha spiegato l’assessore alla Montagna. Dal canto suo la presidente della commissione Economia ha riassunto i tempi con cui la commissione affronterà il progetto di legge, a partire dall’udienza conoscitiva che si terrà il 7 giugno.

Scorrendo i 9 articoli del progetto di legge, si vede come la proposta punti a ricondurre queste cooperative alla mutualità prevista dal codice civile, contraddistinguendole però per la finalità di contrastare i fenomeni di spopolamento, declino e degrado in aree montane, aree interne o a rischio di spopolamento, ovvero in zone urbane che presentano condizioni di difficoltà socio-economiche e ambientali. A tal fine lo Statuto della cooperativa deve delimitare l’ambito territoriale di operatività, declinare i requisiti di appartenenza o di collegamento dei soci alla comunità/territorio, identificare lo scopo comunitario in relazione al soddisfacimento dei bisogni della comunità locale e prevedere adeguate forme di coinvolgimento dei soggetti appartenenti alla comunità di riferimento. Grande attenzione anche a chiarire bene i profili dei soci (“Devono avere un legame non occasionale con la comunità di riferimento, a eccezione dei soci finanziatori o sovventori”) e per individuare le modalità di collaborazione con le amministrazioni pubbliche.

Obiettivi per il cui raggiungimento la Regione prevede contributi per la costituzione e lo sviluppo delle cooperative di comunità, nonché per la realizzazione dei relativi interventi, secondo le modalità e i criteri stabiliti con successivo atto di Giunta.

(Luca Molinari)

La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 28 aprile 2022 è soggetta alle disposizioni in materia di par condicio

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