Sanità e welfare

Forza Italia: “Antivirus russo può mettere a rischio i dati delle Ausl”

“Si usa un software bandito degli Usa e che la Ue raccomanda di non usare; potrebbero essere a rischi dati sensibili”. L’assessore alla Salute: “Ce ne stiamo occupando, ma i tempi non sono brevi. Ad oggi nessun blocco o rischi, ma monitoriamo la sicurezza dei dati dei cittadini”

La Giunta spieghi se l’uso dei software Kaspersky Lab “soprattutto senza che le strutture centrali regionali ne siano consapevoli, possano mettere in pericolo il funzionamento delle aziende sanitarie o i dati dei cittadini”.

Lo ha chiesto, al question time, Forza Italia affermando di aver avuto accesso agli atti e di aver riscontrato che l’antivirus è usato da queste Ausl: Modena, per l’intero parco Pc aziendale (i server hanno un altro software); Bologna, uso per 12.300 pc e 480 server; Romagna, 9mila licenze su pc e server virtuali; Imola, contratti fino al giugno 2023. Ci potrebbe essere un’acquisizione di dati sensibili legati a malattie e terapie di privati cittadini, poi rivenduti nel dark web, ha sostenuto Forza Italia.

L’assessore alle Politiche per la salute ha risposto che “il tema non è banale e i nostri tecnici informatici se ne stanno occupando, insieme ad altri assessorati”. Alcune aziende hanno seguito l’accordo quadro nazionale “che ha fatto propendere per questa scelta, ma i decreti degli ultimi mesi hanno fatto cambiare rotta. Proprio per eventuali rischi di sicurezza nazionale. L’operazione di ricambio è in corso e ci sono tempi non immediati. La Pubblica amministrazione si è mossa e mantiene una costante attenzione sulla tutela dei dati. Ad oggi non si registrano blocchi al sistema”.

Forza Italia ha replicato affermando che “alcune Ausl dicono di non aver ricevuto le informazione e che non è successo niente. Mi auguro che non accada nulla. Occorre velocizzare i tempi, perché sulla sicurezza dei dati la Regione si gioca il futuro”.

Il Gruppo Fi si era già occupato della sicurezza degli antivirus russi e il decreto legge del 21 marzo “impone alle pubbliche amministrazioni di dismettere prodotti di sicurezza informatica forniti da aziende russe”. A un’interrogazione, l’assessore all’Agenda digitale aveva risposto che la Regione non li utilizzava, “li usava Lepida, ma li sta dismettendo e li sta sostituendo, come altri enti dopo l’avviso del governo”. L’Agenzia degli Stati Uniti (Gsa) che gestisce le principali agenzie federali ha rimosso, dal 2017, Kaspersky Lab dai fornitori,  perché preoccupata che quei software possano fornire una backdoor per accedere a informazioni riservate. E in Europa ne è stato sconsigliato l’uso dal 2018, ricorda infine FI.

(Gianfranco Salvatori)

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