Sanità e welfare

Welfare Rimini. Lega: Regione sia parte civile in processo su allontanamento minori

Il Carroccio si riferisce a un procedimento nei confronti di due dirigenti dell’Ufficio minori dell’Ausl accusati di avere violato la disposizione del Tribunale dei Minorenni, disponendo di loro iniziativa la totale interruzione dei rapporti tra la madre naturale ed i suoi due figli, che all’epoca avevano 2 e 4 anni

La Regione Emilia-Romagna si costituirà parte civile in un procedimento penale attualmente in corso presso il Tribunale penale di Rimini? I vertici della Ausl regionale, in relazione ai medesimi fatti, hanno adottato procedimenti disciplinari, anche in via cautelativa e provvisoria? Il Garante regionale per l’infanzia ne è stato informato? Se sì, come sta agendo?

A chiederlo è un’interpellanza della Lega in cui si ricorda come “la stampa locale ha recentemente dato la notizia dell’avvenuto rinvio a giudizio, da parte del Tribunale di Rimini, nei confronti di due dirigenti dell’Ufficio minori dell’Ausl di Rimini, con l’accusa di avere violato la disposizione del Tribunale dei Minorenni, disponendo di loro iniziativa la totale interruzione dei rapporti tra la madre naturale ed i suoi due figli, che all’epoca avevano 2 e 4 anni”.

Con l’atto ispettivo, nel chiedere alla Giunta una presa di posizione, il Carroccio ricorda come “anche nel caso accaduto a Rimini, se i fatti contestati nel capo di imputazione saranno definitivamente accertati come accaduti, si verificherebbe un palese contrasto con gli obiettivi del sistema di tutela dei minori della Regione, circostanza che quindi legittima, fin d’ora, a seguito dell’avvenuto rinvio a giudizio, la costituzione di parte civile dell’Ente”. 

(Luca Molinari)

La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 28 aprile 2022 è soggetta alle disposizioni in materia di par condicio

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