COMUNICATO
Governo locale e legalità

Approvata risoluzione M5s: “Assicurare gradualità degli impegni di spesa militare”

La risoluzione chiede di tenere conto degli effetti che la crisi connessa alla guerra in Ucraina sta producendo su imprese e famiglie. Diverse le posizioni dei partiti

Approvata la risoluzione presentata dal Movimento 5 Stelle con la quale si chiede a governo e Parlamento di assicurare progressività e gradualità degli impegni di spesa militari assunti fino al 2% del Pil. Tutto ciò tenendo conto degli effetti che la crisi connessa alla guerra in Ucraina sta producendo su imprese e famiglie.

“I provvedimenti nazionali finalizzati a fronteggiare le diverse criticità determinate dalla guerra -ha sottolineato il M5s- agiscono su numerosi aspetti, fra cui l’accoglienza ai profughi, i sostegni alle imprese e alle filiere più duramente interessate dalle sanzioni rivolte all’economia russa, le spese per i sistemi di difesa. Proprio in relazione alle spese per la difesa, occorre evitare ricadute negative per imprese e famiglie, vista anche la presa di posizione del ministro della Difesa, che ha recentemente evidenziato come dal 2019 si sia intrapreso un rialzo della spesa che ci consentirà, se anche le prossime leggi di bilancio lo confermeranno, di raggiungere la media di spesa dei Paesi dell’Unione Europea aderenti alla Nato e poi, entro il 2028, il raggiungimento dell’obiettivo del 2%. L’Italia può giocare un ruolo insieme agli altri paesi dell’Unione europea e non andando a traino di una politica fatta dagli Stati Uniti che non ci rispecchia”.

Per ER Coraggiosa “la guerra sta portando conseguenze sull’impatto energetico e il primo grande elemento riguarda le politiche da mettere in campo. Il rischio di una escalation militare deve essere contrastato. L’aumento delle spese militari ha senso se sta nel contesto della difesa europea e l’Italia ha un ruolo fondamentale in questa partita e deve rivendicare questo ruolo”.

Europa Verde ha espresso voto contrario “perché in un’altra risoluzione noi abbiamo chiesto di tagliare le spese militari del 2%. Anche nel nostro Paese la spesa per gli armamenti ha continuato a crescere. Sarebbe più importante investire risorse per obiettivi di pace e per contrastare le fragilità”.

Il Partito democratico ha sottolineato: “In questa fase storica abbiamo il dovere di affrontare tutte le emergenze, tra cui le crisi sovranazionali. Dobbiamo iniziare a pensare come costruire il futuro per orientarci verso scelte come difesa dell’ambiente, tutela della salute, contrasto alle povertà. L’Italia deve stare al tavolo rispettando il principio di reciprocità fra nazioni”.

Fratelli d’Italia ha ribadito: “Abbiamo stipulato degli accordi internazionali che ci dicono di agire in un determinato modo. Dire che dobbiamo arrivarci con gradualità non ha senso. Non si possono non ritenere preminenti gli interessi economici conseguenti alla guerra”.

(Lucia Paci)

La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 28 aprile 2022 è soggetta alle disposizioni in materia di par condicio

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