Ambiente e territorio

Misto: “Qualificare la consulta comunale del verde del Comune di Bologna”

Interrogazione per sollecitare il Comune di Bologna ad adeguare le competenze della Consulta comunale per il verde e restituirle il compito di indirizzo in materie ambientali

È compatibile a Bologna una consulta comunale per il verde del tutto eterogenea rispetto all’importanza dei temi ambientali che dovrebbe trattare?

Questa la sollecitazione che il Gruppo Misto rivolge in un’interrogazione al Comune di Bologna sui temi ambientali locali.

Nell’atto ispettivo si ricorda l’attuale composizione dell’organismo comunale, che, al momento “vede la presenza di numerosi associazioni della più diversa ed eterogenea natura”, così come si sottolinea come il consiglio comunale bolognese possa istituire “consulte su obiettivi specifici in base a determinate esigenze, definendone i termini temporali” e come, su impulso diretto delle associazioni o di altre organizzazioni sociali, possano essere istituite “consulte tematiche permanenti per facilitare l’aggregazione di interessi diffusi e garantire l’espressione delle esigenze di vari gruppi sociali”.

Ricordando poi come del ragguardevole patrimonio forestale della regione, solo una piccola parte sia presente nella fascia territoriale di pianura, zona dove si concentrano popolazione ed emissioni inquinanti, il Gruppo Misto sottolinea l’importanza dei temi ambientali che “richiederebbero anche a livello della consulta comunale del verde, analogo livello di competenze e conoscenze specifiche mentre è evidente che l’attuale composizione del tutto eterogenea di tale organo ne depotenzi, inevitabilmente, le possibilità di incidere in senso positivo su queste tematiche, facendole perdere il ruolo chiave di definizione degli indirizzi inerenti alle tematiche ambientali e riducendola a una sede puramente informativa e partecipativa”.

Alla luce della situazione riscontrata, l’interrogante formula l’auspicio che si possa attuare “un intervento qualificante di tali consulte per il verde, a partire dal caso illustrato sopra del Comune di Bologna, restituendo loro il compito di indirizzo e propositivo inerente alle tematiche ambientali, ove possibile utilizzando lo strumento normativo della legge regionale urbanistica e delle sue circolari applicative o, in mancanza, con un’azione di introduzione di buone pratiche atte a migliorare tali organismi”.

(Luca Boccaletti)

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