La giunta faccia chiarezza sulla modifica dei criteri, disposti dall’Ente Parchi e biodiversità “Emilia Centrale”, per accedere alla stipula delle nuove convenzioni per ottenere il tesserino gratuito di raccolta dei funghi. Lo chiede la Lega con una interrogazione che riguarda il cambio di regole per i proprietari dei terreni, che consentono la libera raccolta di funghi, nei Comuni di Unione del Frignano e del Distretto ceramico.
Il Carroccio spiega che “soltanto i proprietari di boschi o terreni vocati pari o superiori ai 5 ettari (non più 1 ettaro come prima) potranno godere dell’agevolazione. Tutti gli altri proprietari potranno invece dotarsi di tesserino annuale al prezzo ridotto di 30 euro (residenti) o di tesserino semestrale a 70 euro (non residenti)”. Una convenzione che, continua la Lega, “sarebbe stata modificata unilateralmente e senza concordarla con le parti interessate. Sui circa 2.500 proprietari convenzionati con l’ente Parco, il 75% non possiede un bosco o terreno di almeno 5 ettari e non può quindi usufruire dell’agevolazione per il tesserino di raccolta funghi”. In pratica, molti dovranno pagare per raccogliere funghi sui loro terreni.
Alla Regione viene chiesto se “ritenga corretta la modifica unilaterale della convenzione operata dall’Ente Parco nei confronti dei proprietari dei terreni” e se conosca le ragioni che hanno portato “ad almeno 5 ettari il limite di terreno per avere diritto al tesserino gratuito e se intenda intervenire per farlo modificare”. Inoltre, si vuole sapere se quel limite “sia stato approvato soltanto nel territorio della provincia di Modena”. Infine la giunta spieghi se “rispetto al divieto di raccolta funghi in alcune giornate, se a tutela della conservazione del patrimonio boschivo non sia più ragionevole fissare un numero massimo di utenti giornalieri”.
(Gianfranco Salvatori)
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