Sanità e welfare

Pd: “Due disabili over 65 esclusi da un centro diurno, la giunta intervenga”

La coppia allontanata senza una comunicazione scritta, ma solo con una telefonata. I dem: “La Regione attui una nostra risoluzione approvata proprio per consentire alle persone di non cambiare la residenza dove vivono da anni e per modificare la prassi organizzativa e i regolamenti comunali”

La giunta intervenga e consenta a due persone disabili, escluse al compimento dei 65 anni, di continuare a rimanere nel centro diurno che frequentavano da oltre vent’anni.

Lo chiede il Partito democratico in una interrogazione nella quale ricorda come in aprile sia stata approvata una risoluzione per consentire agli over 65 di rimanere nel posto in cui abitano “oppure possano continuare a frequentare lo stesso centro diurno frequentato da tempo e dove hanno creato legami affettivi, consuetudini e amicizie” e anche di cambiare le prassi organizzative e i regolamenti comunali. Nell’interrogazione, si chiede alla Regione se abbia acquisito informazioni dal Centro diurno “La Quercia” e sull’esclusione delle due persone, operate da ASC InSieme, e “sul processo decisionale che ha portato alla loro esclusione”.
Il Pd vuole poi sapere come la giunta procederà, a alla luce della risoluzione “per consentire a queste due persone di continuare a frequentare il centro diurno che frequentano da decenni, così come hanno espressamente chiesto e in modo tale da tener conto del progetto personalizzato, interrompendo l’ingiustificabile prassi di spostarle in una struttura per anziani. E come intenda procedere per verificare che altri casi come quelli qui segnalati non stiano ancora continuando ad accadere”.
ASC InSieme, ricorda l’atto ispettivo, è un “ente pubblico per la gestione dei Servizi alla Persona dell’Unione Valli del Reno, Lavino e Samoggia”. A escludere la coppia di 65enni, che tra l’altro sono anche fidanzati si evidenzia nel testo, sarebbe stato il Servizio sociale di Casalecchio, l’Azienda Usl e ASC InSieme, e lo avrebbe fatto senza alcuna comunicazione scritta ma solo con una telefonata.

Per il Pd, infine, è importante “dare compimento alla risoluzione da poco approvata e chiedere con forza la piena applicazione del principio del progetto personalizzato e superare l’approccio burocratico che si attarda in vecchie pratiche e impedisce di continuare a frequentare lo stesso centro diurno al compimento del 65mo anno di età”.

(Gianfranco Salvatori)

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