Sanità e welfare

Gruppo Misto: “Approfondire vicenda medico a Bologna sospeso perché non vaccinato contro il Covid”

Nell’interrogazione si avanza la possibilità che il procedimento disciplinare aperto dall’Ordine dei medici derivi dal non completo rispetto dei protocolli del ministero della Salute

“Approfondire presso l’Azienda unità sanitaria locale di Bologna, competente territorialmente, la vicenda del medico di medicina generale bolognese, sospeso per non aver applicato alla lettera i protocolli del ministero della Salute”.

E’ la richiesta che il Gruppo Misto avanza all’esecutivo regionale con un’interrogazione che richiama la vicenda di un medico accusato di 12 distinte violazioni e, in particolare, di non aver adempiuto all’obbligo vaccinale al Covid per tutti gli esercenti le professioni sanitarie.

Sottolineando come “il procedimento disciplinare, a carico del suddetto medico, sarebbe scaturito, in pratica, dall’aver curato circa tre mila pazienti senza aver rispettato, alla lettera, i protocolli del ministero della Salute, che per due anni sono stati sostanzialmente bloccati su ‘paracetamolo e vigile attesa’ e ciò nonostante le fondate obiezioni sollevate, a più riprese, da varie parti del mondo scientifico”, il Gruppo Misto richiama “la libertà e l’indipendenza quali presupposti indispensabili per il corretto svolgimento dell’esercizio professionale; infatti, la libertà e l’indipendenza intellettuale del medico devono rimanere inalterate anche nell’instaurarsi, da parte del professionista, di rapporti di convenzionamento e subordinazione”.

Stante la situazione in essere, alla Giunta regionale viene anche chiesto “se non ritenga che gli eventuali provvedimenti possano aver leso la libertà e l’indipendenza intellettuale del medico sancite dall’art. 4 del Codice di Deontologia medica e se non sia necessario un loro ripensamento”.

(Luca Boccaletti)

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