Assemblea

Il ricordo di Antonio La Forgia, Petitti: “Un galantuomo, un signore della politica, un autentico democratico”

Il cordoglio della presidente, a nome di tutta l’Assemblea legislativa, per la scomparsa del politico bolognese

La presidente Emma Petitti, a nome di tutta l’Assemblea legislativa, esprime ai familiari il cordoglio per la scomparsa di Antonio La Forgia, già presidente della Giunta regionale e dell’Assemblea legislativa oltre che parlamentare, e ne traccia un breve ricordo.

“Antonio La Forgia è stato in primo luogo un galantuomo, un signore della politica che ha messo la sua mente, brillante e incisiva, al servizio dei partiti e delle istituzioni, ovvero della democrazia. Con una certa dose di preveggenza, capì per tempo che la crisi che attraversava l’Italia negli anni ’90 non era la crisi di questo o di quell’altro partito. Era una crisi strutturale di una Nazione che, uscita dalla lunga ibernazione della guerra fredda, doveva fare i conti con se stessa e riformarsi a partire dall’assetto di Stato e dal rapporto tra il governo centrale e i territori. Senza peli sulla lingua lo disse chiaramente nei suoi discorsi di insediamento sia come presidente della Giunta (1996), sia come presidente dell’Assemblea legislativa. Parole toccanti in cui, con filo conduttore la figura di Carlo Azeglio Ciampi, per rispondere a tentazioni secessioniste di moda nel crepuscolo del XX secolo, Antonio La Forgia sfidò partiti e istituzioni a governare il cambiamento, a dare più forza ai territori per dare più forza alla Repubblica italiana. Furono gli anni dell’attuazione del Titolo V della Costituzione, di un rinnovato più forte ruolo delle Regioni: una sfida che La Forgia affrontò di petto e alla cui realizzazione diede il contributo generoso e pregnante della sua brillante intelligenza”.

Assemblea