“Proporre nella Conferenza unificata Stato-Regioni, l’introduzione, nel prossimo Programma Statistico Nazionale, sentiti i Circoli di qualità competenti, di una Rilevazione Statistica (SDA- Statistica da Indagine) campionaria quinquennale per rilevare le condizioni di vita dei detenuti e le loro valutazioni sulle azioni rieducative e riabilitative messe in campo dal sistema carcerario”.
Questo il dispositivo della risoluzione proposta da Forza Italia per un puntuale monitoraggio sulle azioni rieducative e di reinserimento nella società delle persone detenute. L’atto d’indirizzo è stato approvato con uno specifico emendamento condiviso proposto dal Pd.
Nell’atto di indirizzo, Forza Italia specifica come nel solo territorio regionale siano 10 gli istituti di detenzione che al termine del 2020 custodivano oltre 3mila detenuti. Le azioni di rilevazione statistica, come fortemente caldeggiato dalla associazioni di volontariato che lavorano all’interno degli istituti di pena, rappresentano quindi i fondamentali strumenti per mitigare le patologie del sistema carcerario italiano così come evidenziate dal Consiglio d’Europa in uno specifico report del 2020.
Per i proponenti l’atto di indirizzo, solo in parte i dati relativi alle condizioni economiche, lavorative, abitative e socio-familiari delle persone detenute, per le quali l’amministrazione penitenziaria dovrebbe prevedere e realizzare percorsi ‘finalizzati al reinserimento sociale’, vengono rilevati dall’istituzione carceraria e non sono sufficientemente elaborati per fornire elementi conoscitivi utili alla programmazione degli interventi a sostegno della popolazione detenuta e delle loro famiglie.
In ragione della situazione creatasi, Forza Italia propone uno specifico intervento su base quinquennale nel prossimo programma statistico nazionale per poter valutare pienamente le condizioni di vita delle persone private della libertà e delle azioni rieducative messe in campo per l’effettivo reinserimento nella società.
Per il Pd, “ben venga qualunque proposta per approfondire l’offerta informativa nel settore giustizia, dove sono molteplici le competenze e le azioni poste in essere dalla Regione, soprattutto nei confronti dei detenuti lavoratori e per i giovani e minorenni sottoposti a giudizio.”
Anche per ER Coraggiosa sono notevoli gli interventi che la Regione rivolge al mondo delle carceri e soprattutto al reinserimento dei detenuti, “basti ricordare gli aiuti per l’alloggio esterno per i detenuti che si avviano al fine pena e ciò viene fatto per alleviare l’endemico problema del sovraffollamento degli istituti”.
Anche per la Lega il giudizio è più che favorevole verso la risoluzione, ma la sottolineatura in questo caso è sulla criticità rappresentata dal carcere, “luogo dove c’è una forte componente di violenza anche a causa dell’evidente sproporzione di numeri tra carcerati e polizia penitenziaria”. Altro problema sollevato dalla Lega riguarda poi l’alto rischio di recidiva per i detenuti stranieri che, non potendo scontare la pena nel proprio paese di origine, “una volta usciti dal carcere sono praticamente obbligati a delinquere nuovamente”.
(Luca Boccaletti)
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