Scuola giovani e cultura

Università: il diritto allo studio non ha ceduto al Coronavirus

Numeri positivi per ER.GO nonostante i tre anni di pandemia, progetti ambiziosi per il futuro. La soddisfazione della presidente della commissione Francesca Marchetti

Inclusione, attrattività, sostegno economico aumentato. Sono i punti di forza per l’azione di ER.GO, l’agenzia regionale per il diritto allo studio universitario, che ha presentato le proprie azioni future nel corso della commissione Cultura, presieduta da Francesca Marchetti.

“Ancora una volta l’Emilia-Romagna si conferma come una Regione che ha a cuore studenti e mondo universitario, solo con un sapere diffuso e di qualità si possono formare i cittadini del domani: l’anno che abbiamo alle spalle è stato complesso, ma si è continuato a lavorare”, spiega la presidente Marchetti, che ricorda anche l’impegno dimostrato dal sistema universitario regionale nell’accogliere i profughi afghani e ucraini.

A presentare i numeri di ER.GO è stata la direttrice dell’agenzia Patrizia Mondin. che ha sottolineano non solo gli obiettivi di consolidamento e di miglioramento dell’agenzia sul tema disabilità, beni e servizi, borse di studio, ma pure gli impegni a aumentare il numero di studentati e luoghi per studenti che verranno ristrutturati nei prossimi anni. In particolare, Mondin si è detta soddisfatta per il raggiungimento del 100% della copertura delle richieste di borse di studio, l’alto numero di studenti fuorisede (sia italiani, sia stranieri) che confermano la qualità degli atenei emiliano-romagnoli, ricordando i numerosi controlli che stanno a monte della concessione di ogni borsa studio o beneficio agli studenti. “Gestiamo in rete con le Università e gli enti locali sia per quanto riguarda i controlli sia la gestione dei servizi”, spiega la direttrice di ER.GO che ricorda come “tra i tanti soggetti che si avvalgono di noi c’è l’Università di Bologna per la quale gestiamo residenze universitarie e mense, sia nel capoluogo sia nelle sedi della Romagna”.

Nello specifico dei progetti per l’immediato futuro si tratta della ristrutturazione di sei strutture che porterà alla creazione di 545 nuovi posti letto, realizzati sia con fondi statali sia regionali. Questa la suddivisione territoriale degli interventi: Bologna (studentati di via Filippo Re per 90 posti letto e via Bellinzona per 89 posti letto), Parma (Borgo Santa Chiara, 61 posti letto), Modena (via Carteria, 61 posti letto), Ferrara (ex Ippodromo, 119 posti letto) e Reggio Emilia (Palazzina Reggiane, 80).

Notevole anche il consuntivo 2020-2021 di ER.GO da cui emerge che, nonostante il perdurare della pandemia da coronavirus, il sistema università sta reggendo agli effetti sociali ed economici del virus.

Non solo il numero degli iscritti alle Università dell’Emilia-Romagna è in costante crescita con un lusinghiero +4.000 iscritti rispetto all’anno precedente, ma l’Emilia-Romagna si conferma tra quelle regioni in cui viene soddisfatto il 100% delle richieste di borse di studio o altre forme di sostegno per studenti meritevoli, ma provenienti dalla parte più fragile della popolazione. In particolare si sottolineano le 180 borse di studio per un valore complessivo di 580.000 euro per studenti diversamente abili, le 24 (pari a 214.000 euro) per i profughi afgani e tutte le misure in divenire per quelli ucraini. Un risultato che è il frutto della compartecipazione dei fondi statali per il diritto allo studio attraverso, fra le quote più alte in Italia, fondi regionali.

A coronare un consuntivo di tutto rispetto non si possono ignorare i dati relativi ai 3.610 posti letto per studenti e ai 904.756 pasti erogati (quantità pressoché raddoppiata rispetto ai 480.000 del 2020, ma ancora lontana dai 2,2 milioni di pasti del 2019, ultimo anno precedente alla pandemia da coronavirus).

“Il lavoro fatto in questo anno è stato importante e inclusivo, attento alle necessità che cambiano: sono state messe in campo risorse molto significative che hanno portato a una crescita degli studenti universitari in Emilia-Romagna”, spiega Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini), mentre Marilena Pillati (Pd) sottolinea come “l’insieme delle attività di ER.GO unite alla collaborazione con le Università dimostra come la stessa ER.GO sa interpretare al meglio il diritto allo studio, non limitandosi solo all’erogazione delle pur giuste risorse economiche, ma offrendo servizi a tutto tondo in modo da contribuire a superare quegli ostacoli che rischiano di intralciare un successo universitario degli studenti”.

Soddisfazione per il lavoro di ER.GO è stata espressa anche dall’assessora alla Scuola Paola Salomoni: “Si lavora per mantenere e migliorare gli obiettivi che fanno del nostro sistema universitario una realtà efficace: il consuntivo di ER.GO e il piano triennale degli investimenti confermano gli impegni politici di questa amministrazione, ovvero attenzione all’equità economica e territoriale dei servizi agli studenti. Ci confermiamo una regione attraente e inclusiva per tutti gli studenti”.

La commissione Cultura ha anche approvato i nuovi criteri per l’accesso e la fruizione degli interventi e dei servizi attribuibili per concorso a e che saranno in vigore dall’anno accademico 2022/2023 e che prevedono soglie Isee più favorevoli agli studenti e che permettono a più ragazzi di accedere ai benefici e, tra l’altro, si prevedono riduzione delle tasse universitarie per le studentesse che decidono di seguire studi tecnici.

Critiche ai nuovi parametri sono arrivate da Matteo Montevecchi (Lega): “I comunicati delle giunta che annunciano i nuovi criteri in realtà sono solo effetti comunicativi: se si legge bene la norma si scopre che le cifre trionfalistiche annunciate possono essere poi fortemente ridotte, quindi le grandi cifre sono solo sulla carta”.

(Luca Molinari)

 

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