La giunta chiarisca i lavori nelle zone di ripascimento sulle spiagge del Lido di Dante, di Milano Marittima e alla foce del Bevano (riserva naturale dello Stato) per tutelare l’avifauna e il periodo di nidificazione di specie protette come il Fratino e la Beccaccia di mare, ma anche delle tartarughe Carette caretta, una delle quali è stata trovata spiaggia e salvata in extremis.
In una dettagliata interrogazione, Giulia Gibertoni (Gruppo Misto) chiede spiegazioni alla Regione, prendo una serie di quesiti.
La capogruppo del Misto vuole sapere “come mai si sia deciso di effettuare il ripascimento nel periodo primaverile a Lido di Dante quando, generalmente, il primo marzo di ogni anno a spiaggia B.Spg.b (spiaggia libera alla balneazione, ma interdetta dal 1° aprile al 15 luglio, a causa della nidificazione, ndr) viene interdetta alla fruizione per consentire che la nidificazione avvenga senza disturbo antropico, e invece tali tempistiche risultino essere state ampiamente disattese”.
Inoltre, si chiede come mai non si sia considerato che su quella spiaggia, nel 2021, “è avvenuta a nidificazione di ben due coppie di Charadrius alexandrinus (Fratino, ndr), grazie a cui, ai primi del mese di agosto si sono involati ben sei pulli su sei nati, con una percentuale (100%) di solito mai raggiunta per la nidificazione della specie negli altri siti di riproduzione sottoposti al disturbo antropico, dove il successo riproduttivo si attesta generalmente al 10%, ovvero un solo pullo involato su dieci nati (fonte AsOER)”. Un altro aspetto riguarda come mai la proroga “di quindici giorni rispetto alla data del 1° marzo generalmente presa a riferimento è stata estesa anche alla zona B.Spg.b a Sud della foce del Bevano (Lido di Classe), prorogando anche per tale zona l’inizio della chiusura della spiaggia per consentire la nidificazione”.
Un’altra domanda è se i “lavori possono aver contribuito al danneggiamento dei rettili marini come nel caso della tartaruga spiaggiata Caretta caretta di cui si è avuta notizia sulla stampa e se la tartaruga ospitata al Cestha (Centro sperimentale per la tutela degli habitat, ndr) sia sopravvissuta”.
C’è poi il livellamento della spiaggia, che se è adeguato per la balneazione non lo è per la nidificazione dell’avifauna e “come si intenderà porre rimedio all’errata profilatura”. Un altro quesito è relativo a Milano Marittima, nella spiaggia prospiciente la ex Colonia Varese – di proprietà della Regione – ovvero una zona ricompresa nel sito Rete Natura 2000 – ZSC – Pineta di Cervia dove “i lavori si sono conclusi ben oltre ogni tempo massimo rispetto alla potenziale nidificazione”. Come intenderà procedere la Regione, chiede ancora Gibertoni, “quando i giacimenti di sabbia offshore saranno non più utilizzabili, ovvero esauriti”?
Cosa, invece, la giunta intenderà predisporre “per la spiaggia della Riserva Naturale dello Stato ‘Duna costiera ravennate e foce del torrente Bevano’ a nord della foce del Bevano (località Lido di Dante), ovvero per la spiaggia sempre interdetta alla fruizione balneare zona B di Parco del Delta del Po denominata B.Spg.a confinante a nord con la B.Spg.b (balneabile dopo la nidificazione, ovvero quella, insieme alla B.Spg.c, sempre balneabile, oggetto del ripascimento); spiaggia sui non sono stati effettuati i ripascimenti del Progettone 4, sebbene ormai ridotta ad una decina di metri di profondità e con il sistema duna-spiaggia in fase di collasso”.
Infine, al consigliera vuole sapere dalla Regione “cosa intenderà predisporre per gli omologhi tratti B.Spg.a e B.Spg.b posti a Sud della foce del torrente Bevano (Lido di Classe), di cui è stato documentato l’attuale stato di sofferenza”.
(Gianfranco Salvatori)