Un progetto tutto rivolto all’ambiente quello presentato oggi dal Movimento 5 stelle. Partendo dall’analisi della situazione attuale, la capogruppo Silvia Piccinini rimarca l’attuale periodo come “un’estate 2022 che sta drammaticamente dimostrando la severità dell’impatto che i cambiamenti climatici in corso determinano sulle nostre comunità, sull’economia e sul territorio, manifestandosi sia con la lunga e pesante siccità che interessa il nostro Paese, e in particolare il bacino padano, sia con eventi assolutamente inimmaginabili quali quelli, uscendo dalla nostra regione, intervenuti nel più vasto ghiacciaio delle Dolomiti, con l’imponente distacco di un enorme seracco dalla Marmolada, che ha causato numerose vittime”.
Il progetto di legge, composto di sei articoli, ricorda come al centro dell’agenda delle istituzioni pubbliche e delle organizzazioni internazionali “c’è la consapevolezza di dover fornire risposte ferme, coerenti, integrate e tempestive all’emergenza climatica e ambientale in corso, come testimoniato anche da recenti risoluzioni delle stesse Nazioni Unite”. La proposta legislativa pentastellata, quindi, è incentrata sulla definizione di una strategia integrata di mitigazione e adattamento per i cambiamenti climatici da parte della Regione. Diversi gli strumenti proposti per attuare il progetto. Innanzitutto, per Silvia Piccinini occorre intervenire sul sistema di programmazione regionale “individuando azioni specifiche per anticipare l’azzeramento delle emissioni climalteranti rispetto alle attuali previsioni, assicurando, attraverso specifiche metodologie di valutazione, il rispetto della corrispondenza al principio DNSH (Do No Significant Harm) come ampiamente stabilito da Regolamento e Parlamento europeo”.
Particolarmente significativi, nell’impianto legislativa presentato dal M5s, gli articoli centrali del progetto di legge: l’art. 3, infatti, è incentrato sul documento denominato “Strategia di mitigazione e adattamento per i cambiamenti climatici della Regione Emilia-Romagna”, elaborato dalla giunta a cadenza triennale e sottoposto all’attenzione dell’Assemblea legislativa per il suo esame. Con tale strategia, si definisce il quadro previsionale degli scenari a breve, medio e lungo periodo e si specificano le misure per l’adattamento e il contenimento del rischio relativamente ai cambiamenti climatici, oltre a individuare gli obiettivi strategici, i criteri e le priorità specifiche d’intervento.
Con l’art. 4, invece, si predispongono gli strumenti organizzativi, di monitoraggio, analisi e partecipazione sul tema dei cambiamenti climatici. In quest’ottica, rientra l’istituzione, presso l’Agenzia regionale prevenzione ambiente energia (Arpae), “dell’osservatorio dei cambiamenti climatici con funzioni di ricognizione e documentazione dei cambiamenti climatici in atto e di elaborazione degli scenari climatici futuri, dei relativi impatti e di analisi di scenario delle specifiche opzioni di intervento per i piani regionali integrati di settore”.
Di particolare valenza, poi, l’assegnazione di un rango legislativo all’istituendo Forum regionale sui cambiamenti climatici, quale sede di confronto permanente e di coordinamento delle politiche di mitigazione e adattamento a livello locale, costituito da Enti locali, organizzazioni imprenditoriali, sindacati e associazioni ambientaliste oltre a università, enti di ricerca e di formazione.
Fra gli strumenti di monitoraggio predisposti, infine, vale sottolineare “la relazione annuale sullo stato di attuazione della legge, sulle misure e sugli interventi individuati e realizzati attraverso il documento di strategia integrata nonché sull’attività dell’Osservatorio e del Forum”.
(Luca Boccaletti)