Ambiente e territorio

Urbanistica Reggio. Lega: “Chiarezza su strumenti urbanistici del Comune di San Martino in Rio”

Dettagliata interpellanza dei consiglieri Catellani (prima firma) e Delmonte per ricapitolare gli strumenti urbanistici adottati dal Comune reggiano negli ultimi anni

“Qual è lo strumento urbanistico attualmente in vigore nel comune di San Martino in Rio, in provincia di Reggio Emilia? E il piano strutturale comunale associato del 2000 è vigente?”.

A chiederlo con un’interpellanza sono i consiglieri della Lega Maura Catellani (prima firmataria) e Gabriele Delmonte che ripercorrono con dovizia di particolari la recente storia degli strumenti urbanistici adottati dal Comune reggiano.

L’attenzione dei due consiglieri, in particolare, si concentra su due varianti adottate nel 2013 a modificazione del piano regolatore generale approvato nel 2001. Nello specifico, sulla ‘variante 2’ i consiglieri chiedono dettagliate informazioni in quanto “non è stato possibile rintracciare la deliberazione del Consiglio comunale né gli atti di altro organo o ente di approvazione finale dell’atto”, mentre sul sito del Comune la ‘variante 2’ viene data per adottata ma non approvata.

Nel corso degli anni, la ‘variante 2’ si è comunque arricchita di numerosi oggetti, sia cartografici sia normativi sia di previsioni edificatorie, incidendo dunque in modo rilevante sulla pianificazione urbanistica del Comune.

Catellani e Delmonte, poi, informano di come ora sia in atto “una presunta sospensione dei procedimenti urbanistico/edilizi pendenti presso il Comune, nonché la revisione, stando a quanto segnalato, di pratiche edilizie già concluse”.

Stante la situazione creatasi, i leghisti, in aggiunta ai quesiti principali, chiedono all’esecutivo regionale anche se “nel caso in cui rispondesse al vero che la ‘variante 2/2013’ sia stata soltanto adottata e non approvata, quali conseguenze tale circostanza produca in merito alla sua vigenza ed efficacia nonché se ritenga che la stessa sia decaduta o meno ai sensi di legge” e, a cascata, quali situazioni si produrrebbero sui titoli edilizi che si sono formati in forza di tale atto.

In via più generale, infine, i due consiglieri reggiani chiedono un giudizio più complessivo rispetto alla vicenda “e quali iniziative intenda assumere la giunta regionale, per quanto di competenza, nei confronti dei soggetti coinvolti”.

(Luca Boccaletti)

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