Riconoscere il diritto di fruire del servizio mensa e/o dei buoni pasto per tutti i lavoratori del comparto sanità, con particolare riferimento al personale turnista.
A chiederlo, in un’interrogazione, è Marco Mastacchi (Rete civica), che ricorda come “con riferimento al personale del comparto del servizio sanitario nazionale la disciplina del contratto collettivo di lavoro, nella versione attualmente vigente, dispone che le aziende sanitarie, in relazione al proprio assetto organizzativo e compatibilmente con le risorse disponibili, possono istituire mense di servizio o in alternativa garantire l’esercizio del diritto mensa con modalità sostitutive. Rientra nell’autonomia gestionale delle aziende la gestione dei suddetti servizi e resta invece di competenza del contratto collettivo nazionale la definizione delle regole in merito alla fruibilità e all’esercizio del diritto di mensa da parte dei lavoratori”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla giunta “se in merito alla definizione dell’atto di indirizzo per la prossima contrattazione, fermo restando l’autonomia gestionale delle aziende per i suddetti servizi, intenda operare per assicurare l’omogeneità a livello regionale, in merito alla fruizione del servizio mensa e/o dei buoni pasto, conciliando le esigenze di servizio con quelle dei lavoratori, e se intenda agire, in che tempi e con quali modalità, per garantire, in caso di riconoscimento dei buoni pasto, quantomeno un maggior livello di omogeneità a livello regionale in termini di importi e di spendibilità, anche in modo cumulativo, degli stessi, per tutti i lavoratori del comparto sanità e con particolare riferimento al personale turnista”.
(Luca Molinari)