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Tagliaferri (Fdi): “Coltivare i campi incolti per fronteggiare la carenza di cereali”

“Si rende necessario e improrogabile ripensare e rafforzare la produzione cerealicola sull’intero territorio nazionale e regionale, per raggiungere nel lungo periodo l’autosufficienza”

Far fronte ai problemi della siccità e della scarsità di cereali dovuta alla guerra in Ucraina utilizzando i campi incolti.

A chiederlo, in una risoluzione, è Giancarlo Tagliaferri (Fdi) che ricorda come “la Regione deve intervenire celermente e adeguatamente per sostenere il settore agroalimentare, non solo stanziando ulteriori risorse e rendendo più agili e rapidi i bandi di concessione e affitto delle terre coltivabili, ma anche potenziando la produttività di grano e i cereali nonché sfruttando terreni agricoli a riposo, campi in disuso e terre abbandonate dove ne sia sostenibile la coltivazione”.

Da qui la risoluzione per impegnare la giunta “a individuare, insieme con tutti i soggetti competenti, il quadro attuale dell’Emilia-Romagna in merito ad approvvigionamento di materie prime, in particolare grano e cereali, per comprendere il livello di autosufficienza della regione, e a riferire in merito in Assemblea legislativa; ad attivarsi, con il supporto delle direzioni regionali competenti, per redigere un ‘Piano operativo’, anche di lungo periodo, finalizzato a rendere l’Emilia-Romagna autosufficiente sul piano dell’approvvigionamento delle materie prime, in particolare riguardo alle produzioni cerealicole e proteoleaginose, fondamentali per l’alimentazione umana e per la zootecnica”.

Tagliaferri, inoltre, chiede di “elaborare, di concerto con gli uffici regionali competenti e i soggetti coinvolti, un elenco dettagliato di tutte le terre incolte e a riposo sul territorio regionale dove sia possibile effettuare la coltivazione di grano e cereali, e di intervenire sul governo centrale affinché siano attuate con la massima celerità tutte le misure individuate da Unione europea, ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali e Conferenza Stato-Regioni, volte a sostenere il settore agroalimentare, fra le quali si ricordano: potenziamento delle produzioni agroalimentari, aumento dei terreni coltivabili, incentivazione di interventi di ristrutturazione e rinegoziazione del debito bancario delle imprese agricole, semplificazione degli iter burocratici collegati alle concessioni e agli affitti dei terreni”.

Nella risoluzione, si vuole chiede all’amministrazione regionale anche “di confrontarsi con il governo nazionale per utilizzare i fondi del PNRR per interventi a favore del settore agricolo, in particolare per le produzioni cerealicole e proteoleaginose, e di agire tempestivamente anche sul piano venatorio, al fine di ridurre i danni provocati dalla fauna selvatica alle coltivazioni, danni che in questo momento rappresentano un costo insostenibile per il settore”.

(Luca Molinari)

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