Sostenere i comuni per adeguare l’offerta di servizi per la prima infanzia all’aumento della domanda di iscrizione e per rispondere a chi non è rientrato in graduatoria. Lo chiede attraverso un’interrogazione a risposta immediata la consigliera Giulia Pigoni (Lista Bonaccini).
In particolare, la consigliera fa riferimento alla situazione di Modena, dove, ha spiegato, “una percentuale di famiglie decisamente inferiore è riuscita ad accedere agli asili nido, tramite il bando del Comune. I dati attuali, ancora non definitivi, per l’anno 2022-2023, vedono infatti un totale di 728 posti messi a bando su 1.301 domande, con la conseguenza che solo il 55,96% dei bambini è entrato in graduatoria. In pratica, potrà accedere all’asilo comunale solo un bambino su due. Alla luce del significativo aumento di richieste a Modena, come in molti altri comuni del modenese e della regione, si prospetta il rischio che tante famiglie vedano respinta la propria domanda di ammissione all’asilo nido. Una situazione che mette in difficoltà i genitori che lavorano e, nel lungo periodo rappresenta un ostacolo al raggiungimento della parità di genere”.
“L’Emilia-Romagna -ha concluso Pigoni- è la regione dove sono nate e si sono sviluppate le prime esperienze di asili nido e servizi educativi per la prima infanzia e continuare a garantire la possibilità di accesso ai servizi di prima infanzia è un concreto supporto per le famiglie”.
Ha risposto la vicepresidente di giunta Elly Schlein: “Ci stiamo muovendo su più fronti per aumentare il supporto regionale e far aumentare i finanziamenti nazionali che quest’anno saranno pari a 28 milioni di euro. Per la fascia 0-3 anni quest’anno possiamo contare in tutto su circa 53 milioni. Con le possibilità che si apriranno grazie al Pnrr sono stati presentati oltre 200 progetti per ampliare i poli dell’infanzia corrispondenti a una richiesta di finanziamenti complessivi di circa 300 milioni di euro. Come Regione abbiamo la volontà di aggiungere una misura apposita che possa aiutare allo smaltimento delle liste di attesa grazie ai fondi europei Fsr+ per l’anno scolastico 2022-2023”.
La consigliera Pigoni si è detta soddisfatta: “Fondamentale che le famiglie possano contare su un appoggio. Dobbiamo cercare di mettere a terra il prima possibile le risorse copiose che stanno arrivando”.
(Lucia Paci)