Governo locale e legalità

Un assestamento di Bilancio a tre punte: sanità, imprese e lavoro

La commissione Bilancio ha discusso la manovrina di metà estate. Castaldini (Fi): serve un patto per la natalità

Finanziamento aggiuntivo per livelli di assistenza superiori ai LEA di 16,7 milioni; 6,5 milioni per l’agricoltura; 3 milioni per il trasporto pubblico locale (progetto “Salta su!”); 2,8 milioni per i piani di zona e gli interventi a favore di soggetti a rischio di esclusione; 2,65 milioni per la promozione di grandi eventi sportivi e di eventi di rilievo regionale e locale; 2,6 milioni per marketing e promozione turistica; 1,7 milioni per il sostegno ad attività dello spettacolo; 1 milione per l’internazionalizzazione delle imprese; 1 milione per i finanziamenti agevolati per il microcredito; mezzo milione a favore di un fondo rotativo per la qualificazione energetica e l’utilizzo di fonti rinnovabili. Sempre nella manovra di assestamento vanno segnalati i fondi di origine statale per le Unioni di Comuni (8,8 milioni) e per compensare le minori entrate del trasporto pubblico locale a causa del coronavirus (10,5 milioni) e i quasi 18 milioni per apparecchiature sanitarie dei medici di base e dei pediatri, nonché 2,8 milioni per la somministrazione di test antigenici rapidi per il coronavirus a prezzi contenuti.

Discussione in commissione Bilancio, presieduta da Massimiliano Pompignoli sul pacchetto assestamento 2022 composto da Rendiconto 2022, Defer, assestamento e collegato normativo, già illustrato nel corso delle altre commissioni assembleari da parte del relatore di maggioranza Luca Sabattini (Pd) e da quello di minoranza Stefano Bargi (Lega).

“Nonostante la situazione caratterizzata da pandemia, guerra e carovita, l’assestamento 2022 è una manovra importante che punta a tenere insieme crescita e coesione sociale”, ha spiegato il relatore di maggioranza, Luca Sabattini, per il quale “sono state fatte scelte strategiche, come in occasione dell’ultimo Bilancio, operando al meglio sull’utilizzo dei fondi europei”.

Di diverso parere il relatore di minoranza, Stefano Bargi, che ha chiesto conto della situazione dei derivati finanziari della Regione. “Vorremmo sapere qual è la situazione dei derivati finanziari che la Regione ha avuto e ha”, spiega Bargi, che chiede anche chiarezza sui contributi per l’internazionalizzazione e sulle novità in materia di accorpamento degli enti di formazione”. Netta la risposta dell’assessore al Bilancio Paolo Calvano: “Sui derivati abbiamo aperto un contenzioso giudiziario per rimettere in discussione le condizioni. Lo abbiamo fatto alla luce di una sentenza che ha dato ragione al Comune di Cattolica. Invece, sul tema dell’internazionalizzazione e dei centri di formazione, abbiamo fatto un primo intervento e ne faremo un altro in futuro”.

Disco verde anche al Defr, già illustrato nel corso delle altre commissioni assembleari da parte della relatrice di maggioranza Marilena Pillati (Pd) e da quella di minoranza Maura Catellani (Lega). “Il Defr sembra un programma di mandato”, spiega Valentina Castaldini (Fi) per la quale “bisogna inserire un ‘patto per la natalità’ all’interno del Patto per il lavoro e per il clima: serve qualcosa di più di una riga di testo infilata nel Defr. Bisogna che la vicepresidente e assessore alle Politiche sociali Elly Schlein faccia quello che è di sua competenza per affrontare un problema molto serio. C’è un grido di dolore che le amministrazioni locali ci stanno segnalando per affrontare i servizi pubblici alla luce dei nuovi bisogni educativi, chiederò che vengano stanziate risorse anche per questo”.

La commissione ha approvato anche il Rendiconto 2021, documento che certifica la qualità del bilancio regionale attestando l’equilibrio dei conti, già illustrato nel corso delle altre commissioni assembleari da parte della relatrice di maggioranza Marilena Pillati e da quella di minoranza Maura Catellani.

(Luca Molinari)

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