Dare vita a una convenzione con un ente riconosciuto a livello nazionale per diffondere la cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro.
A chiederlo è una risoluzione della Lega a firma dei consiglieri Fabio Bergamini (primo firmatario), Simone Pelloni, Valentina Stragliati, Michele Facci, Maura Catellani, Matteo Rancan, Daniele Marchetti, Matteo Montevecchi e Andrea Liverani.
“L’Italia continua a essere un Paese caratterizzato da gravi incidenti sul lavoro. Di lavoro si muore con una preoccupante frequenza, documentata dalle 772 morti ‘bianche’ rilevate nei soli primi otto mesi del 2021, dopo la pandemia, secondo dati forniti da ANMIL (Associazione nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro) e INAIL”, spiegano i leghisti per i quali “non va meglio la situazione nella prima parte del 2022 (periodo compreso tra gennaio e marzo ’22), periodo in cui Inas (Istituto Nazionale Assistenza Sociale) riferisce di 194mila e 106 denunce di infortuni sul lavoro, con un aumento di 65.435 rispetto al primo trimestre dell’anno precedente. Di questi, ben 189 hanno avuto esito infausto”.
Da qui la risoluzione per impegnare la giunta “a dare vita ad una convenzione con un Ente riconosciuto a livello nazionale, per diffondere la cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro, allo scopo di promuovere nuova cultura e consapevolezza nel merito. Organizzando cicli di appuntamenti che vedano coinvolte Istituzioni, Scuole, Università e tutti gli attori sociali potenzialmente interessati, avvalendosi anche di figure soggette a infortuni sul lavoro in qualità di
“Testimonial”. Predisponendo, a tale fine, un percorso formativo in grado di “sviluppare
didatticamente” la loro esperienza di vita e professionale”.
(Luca Molinari)