Fratelli d’Italia ha presentato un’interrogazione a risposta immediata per chiedere “se e quando la Regione Emilia-Romagna intende stanziare fondi per ‘equilibrare’ la presenza di statue raffiguranti personaggi maschili e femminili e a quanto ammonti la cifra prevista”.
“La maggioranza e il Movimento 5 Stelle -ha ricordato Fdi- hanno approvato una risoluzione in cui si impegna la giunta a istituire un fondo regionale a sostegno della realizzazione di statuaria pubblica per le persone illustri dedicata in particolare a donne che si siano distinte per meriti professionali, culturali, scientifici, sociali e civici. La risoluzione prende spunto da uno studio condotto da una associazione che esclude diverse raffigurazioni dedicate a donne. Dato che per rispettare l’impegno della risoluzione è necessario impiegare risorse a carico dei cittadini, alla luce della profonda crisi economica e sanitaria che sta colpendo a livello nazionale e mondiale, risulta quantomeno surreale che chi dovrebbe amministrare il territorio nell’interesse della comunità sprechi fondi pubblici per le ‘quote rosa nelle statue’”.
La risposta dal Sottosegretario alla presidenza: “In commissione Parità è stata approvata la risoluzione per promuovere l’uso dello spazio pubblico a fini celebrativi per valorizzare figure di donne non adeguatamente ricordate. Per l’Emilia-Romagna la parità di genere è un valore primario. Per concretizzare questo obiettivo è previsto un fondo. Non esistendo una legge specifica per incentivare l’arte contemporanea, l’unico strumento è emanare bandi di concorso, per i quali verrà coinvolta l’Assemblea legislativa, al fine di determinare le risorse da mettere a bilancio”.
Fdi si è detta insoddisfatta della risposta e ha sottolineato “come il censimento condotto per conoscere la statuaria pubblica dedicata a donne illustri, da cui ha tratto spunto la risoluzione, non sia esaustivo”.
(Lucia Paci)
La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 21 luglio 2022 è soggetta alle disposizioni in materia di par condicio