COMUNICATO
Governo locale e legalità

Legalità. “Il governo dia più risorse per il riuso dei beni confiscati alle mafie”

Approvata risoluzione di Pd, ER Coraggiosa e Lista Bonaccini: “L’85% degli immobili confiscati (in regione sono 163) è al centro-nord, ma i soldi del Pnrr sono destinati al sud”

L’Assemblea legislativa ha approvato la risoluzione presentata da Partito democratico, ER Coraggiosa e Lista Bonaccini che impegna la giunta a sollecitare il governo a destinare risorse adeguate al sostegno per il recupero dei beni confiscati alle mafie e per i progetti di riutilizzo.

I consiglieri chiedono alla giunta di sollecitare il governo affinché “anche alle Regioni del centro-nord, compresi i territori emiliano-romagnoli, vengano stanziati i fondi necessari”.

Secondo il Pd, “è importante mantenere rapporti stretti con i territori per monitorare e contrastare i fenomeni mafiosi. Il procuratore generale della Corte di appello ha ribadito la necessità di rafforzare le istituzioni con l’uso sociale di beni confiscati”.

ER Coraggiosa ha ricordato i tempi lunghi per la riassegnazione dei beni confiscati “attorno alla cui riconsegna c’è un forte interesse di associazioni e scuole. Sono segni simbolici e concreti del contrasto alla criminalità organizzata, colpita sotto il profilo patrimoniale. In Emilia-Romagna operano le principali organizzazioni mafiose e il riutilizzo dei beni confiscati fa aumentare la crescita civile”.

La Lega ha affermato di “condividere lo spirito nella parte in cui si riafferma la sovranità dello Stato rispetto agli immobili sequestrati. Se si persegue il recupero, poi, si pensi anche all’utilizzo per sedi pubbliche, fra cui la Regione”.

“Quasi un terzo dei beni sequestrati e confiscati -si legge nell’atto d’indirizzo- risultano concentrati nelle regioni del centro-nord e per l’85% si tratta di beni immobili. Tuttavia, con il Pnrr sono stati destinati fondi per il loro recupero esclusivamente alle regioni del sud Italia, non considerando l’effettiva consistenza e distribuzione del fenomeno. Accanto alle molte valide esperienze in cui gli immobili confiscati hanno trovato corretto ed efficace utilizzo, esistono numerosissimi altri casi in cui la destinazione e la consegna dei beni agli enti locali non ha ancora determinato una valorizzazione del bene nell’interesse dello sviluppo sociale ed economico del territorio”.

A oggi, sono 163 i beni immobili definitivamente confiscati in Emilia-Romagna: 94 risultano ancora in gestione all’Anbsc (Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati), 69, invece, sono quelli già destinati alle istituzioni statali o locali.

(Gianfranco Salvatori)

La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 21 luglio 2022 è soggetta alle disposizioni in materia di par condicio

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