Ambiente e territorio

Rete Civica: “Pesca di frodo e cormorani, anguilla a rischio estinzione”

Interrogazione per chiedere alla Regione di tutelare quel tipo di pesce e prevedere incentivi alle aziende di acquacoltura colpite

Tutelare l’anguilla, aumentare i guardiani vallivi per presidiare le valli e contrastare la pesca di frodo, oltre a “prevedere incentivi per ristorare le attività di acquacoltura colpite dalla drastica diminuzione delle anguille, causata anche dalla eccessiva predazione da parte del cormorano”.

Sono le richieste di Rete Civica alla Regione contenute in un’interrogazione sul rischio di estinzione dell’anguilla, la cui diminuzione parte dagli anni ’70 a causa di pesca illegale, riduzione dell’habitat e ostacoli artificiali sui fiumi.

Il progetto Lifeel 2024 vuole salvare l’anguilla favorendone le migrazioni, impedendo l’impatto degli impianti idroelettrici per gli esemplari che discendono i corsi d’acqua o proteggendoli dagli assalti dei cormorani. È, inoltre, necessario, continua Rete Civica, “aumentare il numero dei guardiani vallivi posti a presidio delle valli per scongiurare episodi di pesca di frodo”.

Secondo il gruppo consiliare, occorre selezionare i “riproduttori più promettenti che verranno annualmente liberati per aumentare il potenziale riproduttivo della popolazione naturale di anguilla e questo delicatissimo passaggio necessita del fondamentale coinvolgimento di vallicoltori e pescatori”. Dal 1970 a oggi, conclude Rete Civica, la popolazione di anguilla europea è diminuita del 95% e la specie è a rischio di estinzione.

(Gianfranco Salvatori)

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