“Quali sono i Comuni che, dall’approvazione della delibera di giunta del 2019 non hanno ancora adeguato i propri piani urbanistici sulla localizzazione degli impianti di recupero e smaltimento rifiuti?”.
A chiederlo, con un’interrogazione rivolta al governo regionale, è Rete Civica.
“Con una delibera di giunta del 2019 – si specifica nell’atto – la Regione Emilia-Romagna promuove le attività di recupero rifiuti e la produzione di energia elettrica mediante l’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili fra cui biogas e biomasse, mentre con il Prgr (Piano regionale di gestione dei rifiuti) approvato nel 2016 si incentiva l’ottimizzazione della gestione della Forsu (Frazione organica del rifiuto solido urbano) tramite un sistema impiantistico integrato anaerobico-aerobico che consente di associare al recupero di materia anche il recupero di energia”.
Attraverso la legge regionale del 2017, spiega Rete Civica, è poi possibile “individuare tramite i Piani urbanisti generali (Pug) le aree idonee alla realizzazione di questi impianti, in coerenza ai criteri tecnici per la mitigazione degli impatti ambientali e territoriali”. La Regione, aggiunge il gruppo assembleare, “ha anche conferito alla Città metropolitana di Bologna e alle Province la funzione di provvedere alla zonizzazione di queste aree”.
Nello specifico Rete Civica vuole poi sapere dall’esecutivo regionale come devono procedere le amministrazioni comunali qualora un progetto presentato non risulti inserito nel piano urbanistico.
(Cristian Casali)
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