Sanità e welfare

Pd: “Frassinoro senza medico di base, la Regione intervenga”

La giunta proponga incentivi per i medici che operano in aree disagiate o periferiche: “Nelle zone di montagna si modifichino i parametri studiando uno standard superiore di servizi e si trovi una soluzione condivisa con Asl, associazioni e terzo settore”

Riempire i vuoti dei medici di base, soprattutto nei centri periferici e disagiati, anche proponendo incentivi per rendere più appetibili queste aree.

In un’interrogazione alla giunta, il Partito democratico chiede un intervento per colmare le carenze di medici di medicina assistenziale nel modenese, in particolare a Frassinoro rimasto senza medico dopo che l’unico in servizio è andato in pensione a non è stato sostituito.

Il Pd vuole sapere quali siano le azioni che la Regione “di concerto con l’Ausl, intende intraprendere per colmare il vuoto assistenziale che si è verificato a Frassinoro e garantire la dovuta assistenza ai cittadini”. Inoltre, i dem invitano la Regione ad attivarsi per stabilire se possa modificare i “parametri di valutazione dei territori relativamente alle zone carenti di medici di medicina generale, studiando per questi territori uno standard superiore o di servizi ulteriori che affiancano i medici di base (es. strumentazioni idonee, personale di affianco e telemedicina) così come la copertura efficiente delle ore notturne e festive anche attraverso incentivi, previsti in sede di accordo integrativo regionale, che includano criteri premianti per chi opera in ambiti territoriali dove si riscontrino particolari criticità nella copertura dei fabbisogni di personale”. Infine, l’interrogazione vuole sapere se la giunta non ritenga necessario, in tutte le zone carenti, attivare le Aziende sanitarie perché costituiscano soluzioni condivise con comunità locali, operatori, associazioni e terzo settore, “coinvolgendo anche l’ospedale di Sassuolo, affinché queste aree tornino ad essere appetibili per tutto il personale necessario”.

I dem avevano già presentato una risoluzione, poi approvata, nell’ottobre 2020, “per sostenere gli operatori sanitari che accettano di prestare la loro attività in una sede di lavoro situata in un’area lontana o periferica”. Il territorio montano, ricorda il Pd, comprende molti comuni e l’ospedale di Sassuolo dista molti chilometri dai centri ed è servito da una viabilità critica.

(Gianfranco Salvatori)

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