Aumentano gli incidenti stradali lungo la via Emilia. La colpa? La distrazione e l’ansia. La novità? Le cause non vanno più ricercate solo nei telefonini, ma anche nelle paure e nelle ansie prodotte dall’epidemia da Coronavirus e dalla crisi economica, che, fra le altre cose, ha portato a un boom di chi viaggia con le gomme lisce e che, quando le cambia, ne compra di usate e quindi non completamente sicure. Il consiglio? Più attenzione e rispetto delle regole.
È quanto emerso nel corso di “Mind the drive – Occhio alla guida…” la “Giornata AL Benessere 2022” organizzata dall’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna che si è tenuta in viale Aldo Moro.
A spiegare il quadro della situazione è stato Mauro Sorbi, presidente dell’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale della Regione Emilia-Romagna.
“Nell’estate 2022 ci sono stati più incidenti stradali e 10 vittime in più rispetto al 2021, con il 68% degli incidenti verificatisi in Romagna. Solo a Bologna gli accessi al Pronto soccorso sono stati oltre mille in più, di cui 500 automobilisti, e ci sono stati 46 guidatori di monopattino finiti all’ospedale per incidenti”, ha sottolineato Sorbi, per il quale “le cause vanno ricercate soprattutto nell’uso di alcol e droghe e nel mancato rispetto dei limiti di velocità e delle distanze di sicurezza. Poi c’è la grande novità negativa: alla guida si è sempre più distratti e ansiosi e non solo per l’uso scorretto di cellulari e social media, la vera novità negativa è che la distrazione e l’ansia alla guida sono determinate in gran parte dalle preoccupazioni dovute al Coronavirus e alla crisi economica. C’è la fretta di rincasare, c’è la paura di perdere il lavoro o la fretta di trovarne uno nuovo. Tutto questo genera distrazione e aumento degli incidenti stradali, con la crisi economica che porta a investire sempre meno nella sicurezza dei mezzi di trasporto. La conferma? Abbiamo assistito al boom di gomme lisce, le persone hanno meno soldi e così rinviano il cambio delle gomme e anche quando lo fanno preferiscono acquistarne di usate, che sono per loro stessa natura meno sicure di quelle nuove”.
Per Sorbi occorre una legge che renda obbligatorio l’uso del casco con i monopattini e bisogna puntare di più sulla prevenzione (“Gli autovelox non bastano: servono più agenti delle forze dell’ordine sulle strade, ma purtroppo c’è poco personale per fare quello di cui c’è bisogno”).
Il senso della giornata è stato illustrato dal Direttore generale dell’Assemblea legislativa Leonardo Draghetti. “Ho la fortuna di lavorare con un gruppo di persone che crede in quello che fa. Abbiamo investito molto su uno strumento nuovo per la Pubblica Amministrazione come il Piano del benessere e dal 2019 abbiamo realizzato già quattro eventi e per tutte le nostre attività abbiamo anche chiesto il riscontro sul grado di soddisfazione. I dati che ci sono arrivati sono molto positivi e ci inducono ad andare avanti”, ha sottolineato il direttore Draghetti, per il quale “è importante che le attività relative al benessere aziendale avvengano in modo integrato”.
Netta la posizione di Maria Carla Tabanelli, psicologa del Lavoro e psicoterapeuta, che ha sottolineato come “bisogna stare in mezzo al traffico con consapevolezza: ci si dimentica troppo spesso che per stare in mezzo al traffico, sia a piedi, sia alla guida di un mezzo, occorre essere attenti, non distrarsi. Purtroppo, invece, molte volte le persone sono distratte, non pensano e non si ricordano dei limiti dell’essere umano. Faccio un esempio: quante volte alla mattina prima di uscire di casa ci chiediamo come stiamo? Se siamo arrabbiati o agitati? Perché queste condizioni influenzano il nostro modo di agire. E poi è importante non diventare ‘abitudinari’: quando guidiamo e quando camminiamo per strada non dobbiamo mai dare nulla per scontato e dire ‘faccio così perché ho sempre fatto così’. Dobbiamo essere sempre attenti”.
Fortemente incentrato sui diritti delle vittime e dei loro parenti, l’intervento di Valter Giovannini, ex procuratore della Repubblica aggiunto di Bologna, che ha ricordato come “per quasi 40 anni ho fatto il magistrato e mi sono affezionato per scelta alla tematica dei reati legati agli incidenti stradali: l’ho fatto per affetto verso le vittime e i loro parenti. Già nelle aule universitarie, purtroppo, c’è scarsa attenzione alle vittime, che sono trattate male, molto peggio di quanto avveniva con il vecchio codice penale che seguiva il modello inquisitorio (precedente al 1989, ndr). La conferma? Nel precedente codice penale chi aveva subito un reato o i parenti a lui sopravvissuti potevano presentarsi come parte civile fin dall’inizio delle indagini, con l’attuale codice di procedura penale possono farlo solo al termine delle indagini”. Giovannini sottolinea come “quando mi sono trovato a interrogare persone responsabili di gravissimi incidenti stradali mi sono trovato di fronte a persone che rispondevano distrattamente guardando sempre l’orologio per vedere quando finisce quella che reputano una perdita di tempo. E invece le vittime sono straziate: penso soprattutto ai genitori i cui figli muoiono in un incidente stradale per colpa di qualcuno che è stato distratto alla guida, spesso perché troppo indifferenti ai diritti altrui, i diritti veri come quelli alla salute e alla sicurezza. Il conversare con le vittime mi ha imposto una riflessione: quanta attenzione pongo nella mia routine quotidiana a questi fatti. Fino a pochi anni fa anche in magistratura c’era poca attenzione a questi fatti”.
Incentrato sull’importanza della vita, l’intervento di Amalia Gorni, naturopata e counselor della vista, che ha spiegato come “la vista è importantissima per guidare e voglio rassicurare le persone: la vista si può recuperare. Viviamo in una società dove, tra computer e tablet, siamo sempre alle prese con oggetti luminosi e non. Quindi i problemi alla vista ci sono. A fianco delle normali visite oculistiche, ci sono metodi per recuperare la vista. Quali? Penso al metodo Bates, una tecnica di rilassamento che esiste da oltre cento anni”.
A fare gli onori di casa e a portare i saluti istituzionali è stata la presidente dell’Assemblea legislativa.
(Luca Molinari)
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