Valutare una revisione normativa che consenta agli agenti di polizia provinciale ed ai guardiaparco di esercitare la propria obiezione di coscienza all’uccisione di animali. A chiederlo, con un’interrogazione, è la consigliera Giulia Gibertoni (Gruppo Misto).
Nello specifico, la consigliera invita la giunta “ad avviare delle prime sperimentazioni, che portino, auspicabilmente, a primi nuclei, sia di polizia provinciale che di guardiaparco, obiettori di coscienza nei confronti dell’uccisione degli animali e specializzati e formati nell’impiego di metodi ecologici e non cruenti”.
“L’obiezione di coscienza -ha infine ricordato Gibertoni- è la possibilità di sottrarsi ad alcuni obblighi di legge, per motivi etici o religiosi, ed è riconosciuta dalla legge in diverse e importanti fattispecie concrete. Nel campo dei diritti degli animali è già stata riconosciuta l’obiezione di coscienza ad ogni atto connesso con la sperimentazione animale ai sensi della legge 413 del 1993”.
(Lucia Paci)