“Troppe le difficoltà per i cittadini di Vergato, Loiano, e più in generale di tutta la montagna bolognese, nell’accedere alle cure ospedaliere”. Questa la denuncia di Marco Mastacchi (Rete Civica) in un’interrogazione trattata negli odierni lavori della Commissione politiche per la Salute presieduta da Ottavia Soncini.
Oltre a interrogare la giunta “se e in che modo intende superare le difficoltà logistiche e organizzative, considerato che l’ospedale di Vergato, come quello di Loiano, hanno da sempre offerto un servizio indispensabile, efficiente, efficace e affidabile per la comunità e i sindaci all’unisono hanno chiesto un potenziamento rispetto al piano di riordino del 2017”, il capogruppo chiede anche la conferma del rafforzamento dei “presidi socio-sanitari delle aree montane, tramite anche un ammodernamento degli ospedali e delle tecnologie e un potenziamento della medicina territoriale a fronte di un costante indebolimento dei servizi nelle zone dell’Appennino bolognese segnalato dagli stessi residenti”.
Rimarcando come, in assenza di servizi o con il progressivo indebolimento degli stessi, i pazienti siano costretti a recarsi a bologna, Mastacchi sottolinea anche le difficili condizioni di lavoro per i sanitari “mentre è necessaria l’implementazione dei servizi per attrarre nuovi investimenti e residenti che combattano lo spopolamento della montagna”.
Nella risposta l’Assessore alle politiche per la Salute Raffaele Donini ha enucleato tutta una serie di interventi già portati a termine o in corso di attuazione per qualificare il territorio e risolvere le criticità denunciate. “Dallo scorso giugno -ha specificato l’Assessore- ha ripreso l’attività il reparto di medicina interna dell’ospedale di Vergato, così come sono a pieno regime le prestazioni degli specialisti territoriali della locale casa della comunità che però non operano nei reparti ospedalieri”. Altri interventi segnalati dal titolare regionale della sanità sono il servizio “gastropac” diviso tra i nosocomi di Vergato e Porretta, il potenziamento della centrale operativa territoriale e di vari interventi riguardanti le 4 case della salute del territorio.
“Le preoccupazioni degli abitanti del territorio -ha concluso Donini- sono comprensibili ma la Regione non sta assolutamente eludendo i problemi e la prova sono i numerosi interventi di implementazione macchinari, strutture e professionalità programmate anche all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.
Mastacchi si è detto molto soddisfatto dell’elenco di azioni rappresentate ma, in un’ottica più generale, ha richiesto “un incontro/audizione di tutti gli stakeholders coinvolti allo scopo di rappresentare compiutamente tutte le criticità sanitarie del territorio montano bolognese”.
(Luca Boccaletti)