Mettere in sicurezza il torrente Arda, in provincia di Piacenza.
A chiederlo, in un’interrogazione, è il consigliere Giancarlo Tagliaferri (Fdi), che ricorda come “è necessario riportare in sicurezza la situazione del Torrente Arda dove la stessa Protezione Civile, sulla base di specifici sopralluoghi, ha rilevato situazioni critiche per la presenza di piante, arbusti, cespugli e rifiuti nel suo letto e, a seguito di questi sopralluoghi, il sindaco ha inviato una richiesta di intervento ad Aipo, Consorzio di Bonifica, Prefettura, Regione Emilia-Romagna e Provincia per quanto riguarda la manutenzione; sempre in relazione a tale criticità, al fine da rendere tutti coscienti di una possibile e anche probabile esondazione nel caso in cui non venissero effettuati al più presto i lavori necessari”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’amministrazione regionale “se intenda attivarsi affinché vengano effettuati gli interventi necessari alla messa in sicurezza del torrente Arda, specie nel tratto compreso tra la linea ferroviaria Fidenza-Cremona e la foce (ossia il centro urbano), senza però dimenticare l’intero bacino, e se intenda prevedere e realizzare casse di espansione, ipotesi che si era messa sul tavolo fra gli enti competenti e che poi è stata lasciata cadere perché la diga che ha preservato fino ad oggi il territorio in situazioni estreme non è assolutamente sufficiente”.
(Luca Molinari)