Parità, diritti e partecipazione

Emilia-Romagna: una Regione sempre più moderna e attenta alla formazione

Presentanti i dati del 2021 in occasione della Giornata della Partecipazione. La soddisfazione della presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti: “Giornata importante che si inserisce in un solco consolidato; decisivo valorizzare la parità di genere”. La vicepresidente Silvia Zamboni: “Prevedere anche in Emilia-Romagna le Assemblee dei cittadini”. Leonardo Draghetti, Tecnico della Partecipazione: “Fra i successi conseguiti, l’istituzione dell’Assemblea dei ragazzi e delle ragazze”

Favorire la coesione sociale e lo sviluppo democratico. Far sentire i cittadini sempre più protagonisti e riqualificare la Pubblica Amministrazione. Realizzare “comunità di partecipazione” e favorire l’uso delle nuove tecnologie.

L’Emilia-Romagna ha scommesso da tempo sul valore della partecipazione di cittadini e soggetti pubblici e privati ai processi di elaborazione delle politiche e delle decisioni della pubblica amministrazione e i risultati non si sono fatti attendere: nel solo 2021, infatti, sono stati finanziati 36 progetti di partecipazione, sono state formate 150 persone sulle buone pratiche e 220 emiliano-romagnoli hanno partecipato alle Comunità di pratiche partecipative. Notevole anche lo sforzo per la riqualificazione della Pubblica amministrazione: sono stati realizzati nove percorsi formativi per un totale di 104 ore, con il risultato di aver formato 592 persone.

È quanto emerge dalla “Giornata della partecipazione” che si è tenuta nella sede dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna.

A introdurre la giornata è stato Leonardo Draghetti, Tecnico di garanzia della partecipazione e Direttore generale dell’Assemblea legislativa, che ha sottolineato il lavoro svolto in questi anni e ha ricordato come “siamo arrivati alla quarta edizione della Giornata della Partecipazione; in questo periodo sono state realizzate molte cose importanti fra le quali mi piace ricordare l’istituzione dell’Assemblea dei ragazzi e delle ragazze”.

“Quella di oggi è una giornata importante che si inserisce in un solco consolidato. Siamo fra le poche Regioni che hanno una legge sulla partecipazione, abbiamo lavorato molto, e non era scontato, per arrivare a questi risultati pensando a quello che è capitato in questi anni vista la pandemia da Coronavirus. Il nostro obiettivo è creare esperienze e laboratori e offrire ai nostri territori strumenti efficaci, dando un taglio molto concreto alla nostra azione. Accessibilità, giovani e parità di genere per noi sono temi rilevanti. Mi sta molto a cuore il tema parità di genere: per la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative ho il compito di coordinare un gruppo di lavoro che ha il compito di analizzare le leggi regionali italiane su questo tema”, ha spiegato la presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti.

Nel suo intervento l’assessore Paolo Calvano ha commentato i dati del Bando appena concluso e anticipato i temi del programma delle iniziative della partecipazione 2022-2023 che sarà sottoposto al confronto e al voto dell’Assemblea legislativa durante la sessione sulla Partecipazione. “Viviamo un momento complesso, segnato dalla pandemia e dalla guerra, e i risultati della partecipazione elettorale dei cittadini alle elezioni di domenica scorsa dimostrano come ci sia bisogno di favorire la partecipazione dei cittadini alla vita democratica. Bisogna che le persone e i cittadini sentano il bisogno di partecipare alla gestione dei beni comuni perché i beni comuni sono quelli di cui tutti possono fruire”, ha sottolineato Calvano, per il quale “la partecipazione va stimolata anche sfruttando le nuove tecnologie: è stato molto importante investire, anche stimolati dal Coronavirus, sulle piattaforme digitali. Bisogna però evitare di digitalizzare le relazioni. In questi anni abbiamo mobilitato due milioni di euro sulla partecipazione: non sono una spesa, ma un investimento. Voglio fare un esempio: nei giorni scorsi è stata una grande emozione leggere su un quotidiano che a Ravarino, in provincia di Modena, apre un polo culturale che è nato da un progetto di partecipazione”.

Silvia Piccinini, presidente della commissione Statuto e regolamento, ha ricordato come “la partecipazione è uno strumento prezioso non solo per le realtà che da essa possono nascere, ma perché la partecipazione abitua al confronto ed educa al dialogo e alla collaborazione fra le persone. Questo è il vero valore aggiunto della partecipazione. In tal senso ricordo il ruolo positivo della partecipazione nella realizzazione della legge regionale sulle comunità energetiche, che prevede il sostegno e il coinvolgimento dei cittadini nello sviluppo di comunità che dovranno produrre, consumare, immagazzinare l’energia green: si tratta, nella pratica, di supportare la costituzione di gruppi di autoconsumatori di energia da fonti rinnovabili (cittadini privati, enti, imprese) che si riuniscono per produrre energia pulita e abbattere i costi”.

Silvia Zamboni, vicepresidente dell’Assemblea legislativa e componente dell’Ufficio di Presidenza con delega alla partecipazione, ha evidenziato che “serve una partecipazione informata, i cittadini devono essere formati sul tema perché è molto positivo quando si governa coinvolgendoli”. La vicepresidente ha sottolineato l’importanza di introdurre anche in Emilia-Romagna l’Assemblea dei cittadini come già avviene altrove, indicando nel coinvolgimento dei cittadini nella scelta della “rotta da seguire da parte di chi governa” come antidoto alla sempre crescente disaffezione verso la politica che si trasforma anche in forte astensione elettorale. Per Zamboni l’Assemblea dei cittadini potrebbe e dovrebbe avere un ruolo importante nella gestione della transizione ecologica e nella lotta ai cambiamenti climatici. La vicepresidente ha ricordato, esempi nazionali e internazionali alla mano, cosa è e come funziona l’Assemblea dei cittadini, sottolineando come “i fatti dimostrano ciò che si è fatto e si può fare”.

La “Giornata della partecipazione” è stata anche l’occasione per analizzare il tema in chiave europea con il faccia a faccia tra Lia Montalti (componente dell’Ufficio di Presidenza con delega agli affari europei) ed Elisabetta Lucertini, di Europe Direct. Proprio da questo panel della Giornata sono emersi i dati relativi alla richiesta di un maggiore sforzo sul contrasto alle violenze di genere. Se in sede europea si sta lavorando per avere uno standard minimo comune per prevenire gli episodi di violenza e tutelare le donne, c’è da segnalare come la maggior parte degli intervistati ha chiesto uno scatto sul tema “violenza di genere” auspicando maggiore formazione per forze dell’ordine e magistratura, in modo da uscire dagli stereotipi che ancora riguardano questi crimini. Per contrastare le violenze si chiede maggiore attenzione nel far conoscere le norme e i provvedimenti già esistenti, specie per il sostegno alle vittime, visto che il campione intervistato li ritiene sufficientemente efficaci ma ancora poco conosciuti dalla popolazione. “La partecipazione è fondamentale soprattutto se pensiamo alla grave situazione che stiamo vivendo, segnata dalla pandemia, dalla crisi economica e dalla guerra. Proprio in questi momenti bisogna favorire la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica e ricucire un rapporto di fiducia che si è logorato”, ha spiegato Montalti, che ha indicato nel “Patto regionale per il lavoro e per il clima” un esempio di buona partecipazione e di inclusione. Montalti ha usato parole molto ferme sul tema del contrasto alle violenze di genere: “La pandemia ha fatto aumentare il numero di violenze in Europa e l’Unione europea vuole dare una risposta comune a questa piaga”.

Partecipazione vuol dire innovazione tecnologica: al ruolo importante delle nuove tecnologie è stato dedicato il faccia a faccia tra Francesco Raphal Frieri (Direttore generale Risorse, Europa, Innovazione e Istituzioni della Regione Emilia-Romagna) e Giovanni Allegretti (Centro di Studi Sociali dell’Università di Coimbra). Netta la posizione di Frieri: “Lavoriamo in una grande Regione: ringrazio l’Assemblea legislativa per tutto quello che fa per la partecipazione”.

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(Luca Molinari)

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